Strada statale 113 Settentrionale Sicula: differenze tra le versioni

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La strada statale 113 venne istituita nel [[1928]] con il seguente percorso: "[[Messina]] - [[Patti]] - [[Cefalù]] - [[Termini Imerese|Termini]] - [[Palermo]] - [[Sferracavallo]] - [[Alcamo]] - [[Trapani]]"<ref>[[s:L. 17 maggio 1928, n. 1094 - Istituzione dell'Azienda autonoma statale della strada|Legge 17 maggio 1928, n. 1094]]</ref>
 
Il tracciato venne ricavato dalla preesistentepresistente [[Strada nazionale 103 Sicilia-Periferica Sicula]], istituita nel [[1923]], il cui itinerario andava, nella parte iniziale, '' "Da Messina per il litorale settentrionale a Palermo, da Palermo per Sferracavallo - Alcamo a Trapani...'' La costruzione di una strada lungo la costa settentrionale della [[Sicilia]] ebbe inizio nel [[1838]], e seguiva la costruzionerealizzazione, già iniziata tra il [[1778]] e il [[1824]] e ripresa nel [[1826]] del collegamento Messina-Palermo ''via montagne''. Il collegamento avviato nel [[1838]] seguiva il percorso ''via marine'', ed era di difficile realizzazionecostruzione, dal momento che dovevano essere superate larghe fiumare non ancora del tutto regimentate e taluni tratti di costa erano costituiti da promontori a strapiombo sul mare.<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.messina.sitr.it/STRADARIO/files/assets/basic-html/page-3.html# |titolo=viabilità della Provincia Regionale di Messina|pagina=3|accesso=28 ottobre 2018}}</ref> Nel [[1844]] venne completata la strada da [[Messina]] a [[Patti]], rimanendo da realizzarsi il tratto da [[Patti]] a [[Tusa]] per completare la stradaarrivare fino a [[Palermo]]<ref>{{cita web|url=http://www.usfi.eu/wp-content/uploads/Marchese-Giuseppe-VM35-2006.pdf|titolo=La Sicilia nelle guide dei viaggiatori (di Giuseppe Marchese)|accesso=28 ottobre 2018}}</ref><ref name="tre">{{cita web|url=https://www.amnotizie.it/2016/03/16/il-malo-passo-di-gioiosa-storia-di-frane-e-di-una-strada-difficile/|titolo=Il malo passo di Gioiosa storia di frane e di una strada difficile|accesso=28 ottobre 2018}}</ref>
Nella seconda metà del [[XX secolo]] non ha subito particolari interventi di velocizzazione, con l'eccezione di alcune varianti a beneficio dei centri abitati più rilevanti, tra cui [[Barcellona Pozzo di Gotto]], [[Partinico]] e [[Alcamo]], dal momento che la strada è stata sostituita, nella sua funzione di collegamento regionale, dalla rete autostradale realizzata a partire dagli [[anni 1970]], con assi perlopiù paralleli alla strada statale 113 ([[autostrada A20 (Italia)|autostrada Messina-Palermo]], [[circonvallazione di Palermo]], [[autostrada A29 (Italia)|autostrada Palermo-Alcamo-Trapani]]).
 
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===Da Messina al bivio SS 289===
[[File:Niceto_river_bridge.jpg|thumb|right|300px|Il ponte sulla fiumara di Niceto, tra Monforte Marina e San Pier Marina, in corrispondenza del chilometro 32]]
Il caposaldo iniziale della strada è posto in [[piazza Cairoli]], nella città di [[Messina]], da dove la progressiva chilometrica segue l'ampio asse stradale verso nord, la [[via Garibaldi (Messina)|via Garibaldi]], dove, all'altezza del [[Palazzo del Governo (Messina)|palazzo del Governo]], si stacca la [[strada statale 113 dir Settentrionale Sicula|strada statale 113 dir]] che segue la linea di costa come strada litoranea. La strada statale 113 invece esce dalla città di [[Messina]] (il tratto a gestione [[ANAS]] ha inizio al km 5+175 al termine della via Palermo) dal quartiere [[Giostra (Messina)|Giostra]], inerpicandosi sui rilievi dei [[Monti Peloritani]] con una stretta carreggiata con la caratteristica pavimentazione in [[pavé]] in corrispondenza dei tornanti. La catena montuosa viene valicata attraverso la [[Portella San Rizzo]], a quota 465 m.s.l.m., con pendenze superiori al 4% da entrambi i versanti.<ref>{{cita web|url=http://www.salite.ch/rizzo.asp?mappa=|titolo=Altimetria salita a Portella San Rizzo da Messina|accesso=26 ottobre 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.salite.ch/7395.asp?mappa=|titolo=Altimetria salita a Portella San Rizzo da Villafranca Tirrena|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> La strada scende poi sulla costa [[mar Tirreno|tirrenica]], dove incontra nuovamente la strada statale 113 dir a [[Villafranca Tirrena]]. Da qui procede verso est, attraversando un ''continuum'' di abitati, affacciati sul [[Mar Tirreno]] e separati soltanto da modesti corsi d'acqua a carattere torrentizio. Lambisce poi l'area industriale di [[Milazzo]], innestandosi in parte sulla viabilità realizzata con lo sviluppo del polo petrolchimico, volgendo poi verso sud-ovest introducendosi nel vasto abitato di [[Barcellona Pozzo di Gotto]], subito dopo l'attiguo centro di [[Merì]]. All'interno del centro barcellonese la strada è di competenza comunale, e attraversa, nel suo percorso originario, la rete viaria ottocentesca della cittadina, mentre i flussi di traffico di attraversamento sono indirizzati su ampi viali, uno per ciascun senso di marcia, posti più a valle. In uscita da [[Barcellona Pozzo di Gotto]] è stata realizzata una importante variante che evita l'attraversamento dei quartieri più occidentali della cittadina e favorisce la connessione, con uno svincolo a livelli sfalsati, con l'[[autostrada A20 (Italia)|autostrada A20]]. La strada procede poi in pianura, verso ovest, attraverso i territori di [[Terme Vigliatore]], [[Furnari]], [[Falcone (Italia)|Falcone]], [[Oliveri]], prima di salire verso [[Tindari]]. Raggiunta la parte più alta del promontorio, dove si trova il [[Santuario di Tindari]], e lambendo la [[Riserva naturale orientata Laghetti di Marinello]], la strada scende verso [[Patti]], cittadina dove il traffico di attraversamento viene indirizzato su strade alternative alla strada statale, fino a [[Marina di Patti]]. Da qui la statale 113 segue la costa verso nord ovest, con un percorso reso tortuoso dalle scogliere che precipitano in mare. Si giunge a [[Capo Calavà]], che viene superato con una caratteristica stretta galleria scavata nella roccia, la quale fu la prima galleria carrozzabile aperta in [[Sicilia]], realizzata a partire dal [[1844]].<ref name="tre"/> I centri successivi, [[Gioiosa Marea]] e [[Brolo]], si estendono in strettissime pianure allo sbocco di corsi d'acqua, con incombenti le propaggini dell'[[Appennino Siculo]] alle spalle. Si giunge poi alla periferia di [[Capo d'Orlando]], con la strada che corre lungo le ultime propaggini collinari mentre il centro urbano si estende nella pianura costiera. A Capo d'Orlando si incontra la [[strada statale 116 Randazzo-Capo d'Orlando|strada statale 116]] per [[Randazzo]]. Successivamente la strada attraversa i territori di [[Capri Leone]] e [[Torrenova]] per giungere a [[Sant'Agata di Militello]], dove attraversa il centro storico, con una strada di circonvallazione che si propone come più comoda alternativa. Al km 125+000, in corrispondenza del bivio per la [[strada statale 289 di Cesarò]], poco oltre Sant'Agata di Militello, ha termine il tratto di gestione ANAS di competenza del compartimento di Catania.<ref name="uno"/>
 
====Tabella percorso====
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===Dal bivio SS 289 a Palermo===
[[File:Ferroviaespiaggia.JPG|thumb|right|300px|La costa tirrenica con la strada statale 113, verso Cefalù, tra i km 179 e 180]]
A partire dal km 125+000, in corrispondenza del bivio per la [[strada statale 289 di Cesarò]], la strada è gestita dal compartimento ANAS di Palermo.<ref name="uno"/> Attraversa l'abitato di [[Acquedolci]] e successivamente quello di [[Santo Stefano di Camastra]] passando dall'esteso e poco popolato territorio comunale di [[Caronia]]. Subito dopo [[Santo Stefano di Camastra]] ha origine la [[strada statale 117 Centrale Sicula]], parte del collegamento veloce di rilevanza regionale nord-sud per [[Gela]]. La strada prosegue lungo la linea costiera verso ovest, nei territori di [[Motta d'Affermo]], [[Tusa]] e [[Pollina]] (al km 169+250 entra nella [[città metropolitana di Palermo]]) per giungere poi a [[Cefalù]], importante città storica e turistica della costa tirrenica. Da Cefalù corre ancora verso est lungo la stretta pianura costiera, e, superato il fiume [[Imera Settentrionale]], in corrispondenza della [[stazione di Cerda]] si innesta la [[strada statale 120 dell'Etna e delle Madonie]]. Segue poi i primi rilevi collinari costieri fino al grosso centro di [[Termini Imerese]], da dove si stacca la [[strada statale 285 di Caccamo]], utile anche per raggiungere l'asse di [[scorrimento veloce Palermo-Agrigento]]. Da Termini Imerese la strada segue una costa densamente antropizzata, verso [[Trabia]], [[Altavilla Milicia]], [[Casteldaccia]], [[Santa Flavia]] e [[Bagheria]], il cui importante centro viene lasciato a sud dalla strada statale. Attraverso [[Ficarazzi]] la strada raggiunge la frazione palermitana di [[Acqua dei Corsari]], dove un tempo si aveva il bivio con la [[strada statale 121 Catanese]] e dove, al km 252+570 ha termine la gestione [[ANAS]]. Il tracciato storico, a gestione comunale, raggiunge il centro della città di [[Palermo]] con un percorso litoraneo (via Messina marine) che attraversa la [[II Circoscrizione (Palermo)|II Circoscrizione]] del capoluogo regionale.
====Tabella percorso====
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