Salerno Capitale: differenze tra le versioni
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'''Salerno Capitale''' è la dicitura colloquiale che si riferisce al periodo di cinque mesi della [[
==Situazione storica==
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Nel settembre del [[1943]], durante la [[seconda guerra mondiale]], la città di Salerno (e la costa del suo golfo, fino ad Agropoli) fu teatro del cosiddetto ''Sbarco di Salerno'' ovvero dello [[sbarco a Salerno]]: con questa operazione gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] accedevano alla costa tirrenica della penisola italiana ed aprivano la strada per avanzare verso [[Roma]].
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Nel periodo che seguì lo sbarco (specificamente dall'11 febbraio [[1944]]) la città ospitò i primi governi dell'Italia post-fascista e la famiglia reale divenendo di fatto ''Capitale'' fino a dopo la liberazione di Roma (5 giugno [[1944]]). In questo frangente si ebbe la cosiddetta [[Svolta di Salerno]], con cui gli [[Antifascismo|antifascisti]], la [[monarchia]] e [[Pietro Badoglio|Badoglio]] trovarono un compromesso per un governo di unità nazionale.<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5d05.htm Svolta di Salerno]</ref>
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Gli Alleati in quei mesi fecero pressione sul Re d'Italia per farlo abdicare in favore del figlio [[Umberto II]].
{{Citazione|
Infatti all'inizio di giugno nel [[1944]], poco prima della liberazione di Roma, Vittorio Emanuele III a Salerno nominò il figlio ''[[Luogotenenza del regno|Luogotenente Generale del Regno]]'' in base agli accordi tra le varie forze politiche che formavano il [[Comitato di Liberazione Nazionale]], e che prevedevano di «congelare» la questione istituzionale fino al termine del conflitto. Umberto, dunque, esercitò di fatto le prerogative del sovrano senza tuttavia possedere la dignità di re, che rimase a Vittorio Emanuele III, rimasto a Salerno. Si trattava di un compromesso suggerito dall'ex presidente della Camera [[Enrico De Nicola]], poiché i capi dei partiti antifascisti avrebbero preferito l'abdicazione di Vittorio Emanuele III, la rinuncia al trono da parte di Umberto e la nomina immediata di un reggente civile. Il Luogotenente si guadagnò ben presto la fiducia degli Alleati grazie alla scelta di mantenere la monarchia italiana su posizioni filoccidentali.
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