Mappa di Waldseemüller: differenze tra le versioni
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La '''mappa di Waldseemüller''' o '''''Universalis Cosmographia''''' («[[Cosmografia]] Universale») è una mappa murale del mondo (il termine latino mapa mundi significa tessuto del mondo) prodotta dal [[Cartografia|cartografo]] [[Tedeschi|tedesco]] [[Martin Waldseemüller]] e pubblicata per la prima volta nell'aprile del 1507. È nota per essere la prima mappa su cui compare il nome «[[America]]», posizionato su quello che è oggi noto come [[America del Sud|Sudamerica]]. Come spiegato nella ''[[Cosmographiae Introductio]]'', tale nome venne scelto per commemorare l'[[Italiani|italiano]] [[Amerigo Vespucci]].
La mappa venne realizzata attraverso una versione modificata della seconda proiezione di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], ampliata per accogliere le Americhe e le alte latitudini<ref name=Snyder>Snyder, John P. (1993). ''Flattening the Earth: 2000 Years of Map Projections'', p. 33. Chicago: The University of Chicago Press.</ref>, e che non si può denominare cordiforme ( a forma di cuore) ma bensì pallioforme (a guisa di mantello) per il semplice fatto che solo a partire dal 1514 il matematico tedesco Johannes Werner introduce per la prima volta i metodi geometrici per la realizzazione di una proiezione che viene denominata appunto cordiforme. " Baratono Diego, Piani Claudio in L'UNIVERSO, Speciale America, della misericordia di Dio è piena la Terra, L'agnizione del Nuovo Mondo, Maggio-Giugno 2016 n°3, Istituto Geografico Militare Firenze ". Della mappa in questione ne è giunta fino a noi una singola copia, attualmente conservata nella [[Biblioteca del Congresso]] di Washington.
Waldseemüller creò anche degli [[Spicchio|spicchi]] di globo, mappe stampate progettate per essere tagliate e incollate su sfere a formare globi della Terra. La mappa murale e gli spicchi di globo risalenti alla stessa data raffigurano il continente americano diviso in due parti. Queste raffigurazioni differiscono da quella presente sulla piccola mappa inserita nel bordo superiore della mappa murale, che mostra i due continenti americani uniti da un [[istmo]].
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A quanto pare, fino ad allora la maggior parte dei cartografi credeva ancora erroneamente che le terre scoperte da [[Cristoforo Colombo]], Vespucci e altri facessero parte delle [[Indie orientali|Indie]]. Pertanto alcuni ritengono impossibile che Waldseemüller fosse a conoscenza del Pacifico, che viene raffigurato sulla sua mappa. Lo storico Peter Whitfield ha ipotizzato che Waldseemüller abbia incorporato l'oceano nella sua mappa perché i resoconti che Vespucci fece delle Americhe, con i loro cosiddetti popoli «selvaggi», non potevano conciliarsi con le conoscenze che i contemporanei avevano dell'[[India]], della [[Cina]] e delle isole delle Indie. Così, secondo il parere di Whitfield, Waldseemüller giunse alla conclusione che le terre appena scoperte non potevano essere parte dell'Asia, ma dovevano essere separate da questa, un'intuizione che in seguito si rivelò incredibilmente precisa<ref name="NYT">{{cita web|autore=Richard Bernstein|url=https://www.nytimes.com/books/98/06/21/daily/whitfield-book-review.html|titolo=The Map Maker's Vision, Skewed Yet Indomitable|pubblicazione=New York Times|editore=The New York Times Company|data=24 giugno 1998|accesso=20 aprile 2014}}</ref>. Una spiegazione alternativa è quella data da George E. Nunn (vedi sotto).
Il ''De Ora Antartica'', di Matthias Ringmann ovvero la prima versione a stampa della relazione del terzo viaggio di Americo Vespucci (che aveva esplorato l'estesa costa orientale del Sudamerica), fu ampiamente pubblicato in tutta Europa dopo il 1505. Ringmann autore insieme a Waldseemüller e Americo Vespucci della " Cosmographiae Introductio "
La mappa era accompagnata da un testo esplicativo, la ''Cosmographiae Introductio'', i cui autori sono
L'iscrizione nell'angolo in alto a sinistra della mappa proclama che la scoperta dell'America da parte di Colombo e Vespucci aveva realizzato una profezia del poeta romano [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], che nell<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]'' (VI. 795-797) aveva parlato di una terra che si trova nell'emisfero australe, a sud del tropico del Capricorno:
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