Firenze Capitale: differenze tra le versioni
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== Storia ==
In seguito alla [[convenzione di settembre]] del 1864 con [[
L'inizio del periodo, durato circa 6 anni, di Firenze capitale d'Italia, era stato programmato per i primi mesi del 1865. La scelta del 3 febbraio come giorno d'inizio fu però casuale, frutto di istintiva reazione del re [[Vittorio Emanuele II]] ai disordini avvenuti a Torino il 21 e 22 settembre 1864 ([[Strage di Torino (1864)|strage di Torino]]) alla notizia del trasferimento della capitale, poi ripetutisi il 30 gennaio 1865 in occasione di una festa a [[Palazzo Reale (Torino)|Palazzo Reale di Torino]]. In tale circostanza scoppiarono tumulti repressi con la forza ad altissimo prezzo, il bilancio fu di 52 morti e 187 feriti. Il re osservò direttamente dalle finestre di Palazzo Reale i suoi ospiti fischiati e ingiuriati da centinaia di manifestanti. Il re convocò il [[Consiglio dei ministri del regno d'Italia|Consiglio dei ministri]] per il 2 febbraio e, deluso dalla mancanza di una chiara condanna degli ennesimi tumulti da parte del municipio di Torino, decise di partire alla volta di Firenze il giorno successivo per eliminare ogni dubbio sulla possibilità di tornare sulle decisioni già prese in merito.
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La [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|Gazzetta Ufficiale]] del 3 febbraio così comunicò il viaggio del re: “Questa mattina alle ore otto, S.M. il Re è partito da Torino per Firenze, accompagnato da S.E. il Presidente del Consiglio dei Ministri, Generale [[Alfonso La Marmora]]”. Vittorio Emanuele II, percorrendo in treno la ferrovia per Piacenza e Bologna, valicati gli [[Appennini]] per la [[Ferrovia Porrettana|via Porrettana]] da poco inaugurata, giunse a Firenze alle 22.30 circa. La stazione era sfarzosamente addobbata e illuminata: le autorità cittadine lo stavano attendendo. Le cronache narrano di un clima particolarmente festoso e accogliente con l'abbraccio fra il re e l'anziano, autorevole senatore [[Gino Capponi]], ormai cieco. Le carrozze del corteo percorsero le vie del centro fino a [[Palazzo Pitti]], fra due ali di folla festante; le torce illuminavano a giorno l'intero percorso.
Il Re scelse come ambienti privati del Palazzo Pitti il lato della Meridiana, che consentiva libertà di movimento e anche riservatezza durante le uscite e le entrate dall'edificio. Dal balcone salutò più volte la folla che inneggiava. Firenze ospitò la capitale per sei anni, [[Palazzo Vecchio]] accolse la [[Camera dei
Dopo le elezioni del 22 ottobre, il 18 novembre del 1865 il nuovo Parlamento si insediò nel Salone dei Cinquecento dando il via alla IX legislatura del Regno d'Italia. A presiedere la Camera dei Deputati fu chiamato l'avvocato [[Adriano Mari]], deputato eletto a Campi Bisenzio, molto stimato per equilibrio e rigore.
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== Voci correlate ==
*[[Strage di Torino (1864)]]
*[[Regno d'Italia (1861-1946)]]
*[[Risanamento di Firenze]]
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