Stratego: differenze tra le versioni
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Nella [[Lega achea]] lo stratego, suprema autorità politica e militare, veniva eletto di volta in volta dall'assemblea ed aveva un mandato annuale e rinnovabile ma che non poteva essere immediatamente successivo ad un altro stesso incarico. Dal [[190 a.C.]] in poi fu deciso di eliminare il vincolo sulla consecuzione dei mandati, consentendo a [[Filopemene]] di ottenere cinque incarichi senza interruzioni dal [[191 a.C.|191]] al [[186 a.C.]]: complessivamente Filopomene ricoprì la carica di stratego per otto volte, superato dal solo [[Arato di Sicione|Arato]], che ottenne l'incarico per ben sedici volte. Oltre ad Arato e Filopemene, gli altri strateghi che vennero eletti per più di una volta furono Arcone con sei mandati, [[Timosseno]] con quattro, [[Lidiada]], Aristeno e [[Dieo]] di Megalopoli con tre e [[Cicliada]] di Fara e [[Licorta]] di Megalopoli con due.
Durante la [[Repubblica romana]] e il [[Impero romano|Principato]], gli storici greci si riferivano spesso con il termine "stratego" alla
Nei [[regni ellenistici]] dei [[Diadochi|diádocos]], specialmente nell'[[Egitto tolemaico]] "stratego" indicava la carica governativa dei [[Nomo (Egitto)|Nomi]] i distretti in cui era suddiviso l'[[antico Egitto]]. In Egitto, all'inizio del [[II secolo a.C.]] venne creata la carica e il títolo di "[[epistratego]]" (ἐπιστράτηγος, "generale superiore"), che sopravvisse fino all'[[Egitto (provincia romana)|epoca romana]]. Gli epistrateghi erano due (uno per il [[basso Egitto]], ad eccezione di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], e l'altro per la [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]]) e operavano come dei [[viceré]] che controllavano gli strateghi a capo dei Nomi.<ref name="NP1"/>
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