Impero spagnolo: differenze tra le versioni
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{{Storia Spagna}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Impero spagnolo''' fu una monarchia composita, governata dagli [[Asburgo di Spagna]] prima e dai [[Borbone di Spagna]] poi. Fu formato da [[Filippo II d'Asburgo]] a seguito dell'abdicazione del padre [[Carlo V]], Sacro Romano Imperatore Germanico. Carlo aveva ereditato le corone di Castiglia ed Aragona dai nonni materni e ne aveva espanso i territori connessi, aggiungendo al
Filippo fece della Castiglia (più che dell'Aragona) il cuore di un Impero spagnolo, organizzando a Madrid anche i concili di Aragona, d'Italia (che venne separata dall'Aragona) e delle Fiandre. Annesse poi dei territori nell'Asia orientale (che prendono da lui il nome di [[Filippine]]) e divenne anche Re del Portogallo e del suo Impero a seguito di una crisi di successione. Diede quindi inizio al [[Siglo de Oro]] che perdurò fino alla guera alla [[guerra di restaurazione portoghese]] ed alla [[Battaglia delle Dune]]. Con la [[guerra di successione spagnola]] i Borbone divennero la casa Reale di Spagna.
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È con i Borbone che [[Decreti di Nueva Planta|la Spagna diventa realmente uno stato unitario]], ed è dai Borbone in poi che l'aggettivo "spagnolo" indica un popolo oltre che una dinastia. Tuttavia la loro ascesa in Spagna non muta il declino spagnolo. I paesi bassi vengono perduti completamente, Milano passa agli Asburgo d'Austria e la Spagna va numerose volte in bancarotta. Con l'invasione Napoleonica nel 1808, l'intero Impero spagnolo in sudamerica si disgrega a fronte delle guerra di indipendenza latino-americane.
La Spagna mantenne frammenti del suo impero nei [[Caraibi]] ([[Cuba]] e [[Porto Rico]]); in [[Asia]] ([[Filippine]]), e in [[Oceania]] ([[Guam]], [[Micronesia]], [[Palau (stato)|Palau]], e [[Marianne Settentrionali]]) fino alla [[guerra ispano-americana]] del [[1898]] (nota come il disastro del '98). I borbone spagnoli persero anche il legame con il Sud dell'Italia quando questo venne annesso da Garibaldi nel corso della [[spedizione dei mille]] del 1860.
La Spagna costituirá un secondo impero coloniale, in Africa, limitato ad alcune regioni del Marocco ed alla Guinea Equatoriale. Sarà il più modesto degli imperi europei e verrá perduto con la decolonizzazione. La partecipazione spagnola alla ''[[Spartizione dell'Africa|corsa all'Africa]]'' non rivestì infatti un'importanza particolare: il [[Marocco spagnolo]] venne mantenuto fino al [[1956]], mentre la [[Guinea Equatoriale|Guinea spagnola]] e il [[Sahara spagnolo]] rispettivamente fino al [[1968]] e al [[1975]]. Le [[isole Canarie]], [[Ceuta]], [[Melilla]] e le altre ''[[plazas de soberanía]]'' sono quanto rimane dell'ex impero Spagnolo.
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