la lira napoleonica
Il Regno Lombardo-Veneto nacque il 7 aprile [[1815]] a seguito del [[Congresso di Vienna]], ma a causa della guerra l'[[Impero austriaco|Impero Austriaco]] non ebbe immediatamente la possibilità di coniare la nuova moneta così, la [[lira italiana]] [[Napoleone|napoleonica]] continuò ad avere corso legale per tutto il [[1827]] grazie ad un decreto emanato il 15 settembre [[1826]]<ref>{{Cita web|url=ttps://web.archive.org/web/20160402152048/http://www.lombardiabeniculturali.it/leggi/schede/400239/?view=contesti&hid=14|titolo=Decreto corso legale}}</ref>.
La lira austriaca iniziò ad essere coniata nel [[1822]], ma entrò in circolazione solo il 1° novembre [[1823]], quando con una patente sovrana Francesco I definì la nuova moneta
Questa moneta era costituita da 4,33 g di [[argento]] (a 900/1.000 e quindi pari a 3,897 g di fino)<ref name="Gigante2752">{{Cita|Gigante|p. 275-278}}</ref>, secondo le norme tedesche, ed aveva un diametro di 22 mm.<ref>Montenegro, Manuale</ref> Sei lire erano chiamate ''scudo'' ed era equivalente al [[Konventionstaler|tallero]] [[Austria|austriaco]]. Ogni lira era suddivisa in ''100 centesimi''. Tutte le valute usate erano una ricostruzione della lira utilizzata nel [[Ducato di Milano]] fino al [[1796]], ma non avevano alcun rapporto con la [[lira veneziana]], ormai fuori corso. Le monete erano coniate alle zecche di [[Zecca di Milano|Milano]], [[Zecca di Venezia|Venezia]] e [[Münze Österreich|Vienna]].
La lira del Lombardo Veneto era facilmente ragguagliabile alla [[lira reggiana]] e valeva tre volte quest'ultima.
La prima coniazione della moneta austriaca fu possibile solo nel 1822<ref name="Gigante2752" />. La nuova lira aveva un valore più basso rispetto a quella [[Italia|italo]]-[[Francia|francese]] che pesava 5 g, con un titolo di 900/1.000, e quindi con 4,50 g di fino<ref name="Gigante892">{{Cita|Gigante|p. 89}}</ref>.
Durante la rivoluzione del [[1848]], il [[Governo Provvisorio della Lombardia]] sospese brevemente la produzione della lira e coniò una nuova speciale [[lira italiana]] che consisteva in una moneta da 5 lire. Dopo le rivolte e il ripristino degli standard monetari austriaci, le monete di rame vennero ridotte di peso. Per motivi politici, il nome presente su di esse venne modificato da ''Regno Lombardo-Veneto'' a ''Impero austriaco''.
Nel [[1857]], il cambiamento non interessò subito tutto il Regno nel quale furono coniate di nuovo le precedenti lire. Solo nel [[1862]], dopo la perdita della [[Lombardia]] annessa allo Stato sabaudo, la rimanente parte dei territori austriaci adottò la moneta generale dell'Impero. Il [[Fiorino del Lombardo Veneto|fiorino veneto]], pari al [[Fiorino austro-ungarico|fiorino austriaco]], diventò l'unità di base della moneta, ed era diviso in ''100 soldi''; solo le subunità erano prodotto specificatamente per la Provincia di Venezia. Su queste monete ricomparve la dicitura ''Lombardo-Veneto.''
In [[Lombardia]] la sostituzione con la [[lira italiana]] avvenne invece immediatamente in contemporanea con l'occupazione [[Casa Savoia|sabauda]] e quasi due anni prima della proclamazione del [[Regno d'Italia]].<ref>''"Lamoneta"'', monetazione degli stati sabaudi, Vittorio Emanuele II.</ref>
[[Categoria:Regno Lombardo-Veneto]]
[[Categoria:Monetazione austro-ungarica]]
[[Categoria:Monetazione di Milano]]
[[Categoria:Lira|Lombardia]]
[[Categoria:Monete italiane]]
[[Categoria:Storia di Milano]]
|