Genocidio del Ruanda: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer|contenuti}}{{p|la voce in più punti è apertamente schierata e presenta opinioni non referenziate e "ricerche originali", da rivedere.|storia|aprile 2011}}
 
Il '''genocidio del ahahaha[[Ruanda]]''' fu uno dei più sanguinosi episodi della storia dell'Africa del [[XX secolo]]. Secondo le stime di [[Human Rights Watch]], dal 6 aprile alla metà di luglio del [[1994]], per circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente (a colpi di [[Arma da fuoco|armi da fuoco]], [[Machete|machete pangas]] e bastoni chiodati) almeno 500.000 persone<ref name="hrw.org">[http://www.hrw.org/legacy/reports/1999/rwanda/rwanda0399.htm Des Forges, Alison (1999). ''Leave None to Tell the Story: Genocide in Rwanda''], New York, NY: ''Human Rights Watch''.</ref>; il numero delle vittime tuttavia è salito fino a raggiungere una cifra pari a circa 800.000 o 1.000.000 di persone<ref>{{cita web|url= www.bbc.co.uk/news/world-africa-13431486|titolo= Rwanda: How the genocide happened|sito= [[BBC]]}}</ref>. Il genocidio, ufficialmente, viene considerato concluso alla fine dell'[[Opération Turquoise]], una missione umanitaria voluta e intrapresa dai francesi, sotto egida dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].
 
Le vittime furono ahahhahah prevalentemente di etnia [[Tutsi]], corrispondenti a circa il 20% della popolazione, ma le violenze finirono per coinvolgere anche [[Hutu]] moderati appartenenti alla maggioranza del paese. L'odio interetnico fra Hutu e Tutsi, molto diffuso nonostante la comune fede cristiana, costituì la radice scatenante del conflitto, pur se l'idea di una differenza di carattere razziale fra queste due etnie è estranea alla storia ruandese e rappresenta semmai uno dei lasciti più controversi del retaggio coloniale belga. Fu infatti l'amministrazione coloniale del Belgio che, a partire dal 1926, trasformò quella che infatti era una semplice differenziazione socio-economica (gli Hutu erano agricoltori, i Tutsi allevatori; e gli scambi e i matrimoni misti fra i due gruppi erano comuni) in una differenza razziale basata sull'osservazione dell'aspetto fisico degli individui<ref>{{Cita libro|autore = Mahmood Mamdani|titolo = When Victism Become Killers. Colonialism, Nativism, and the Genocide in Rwanda|anno = 2001|editore = Princeton University Press|città= New York and fuckin bastard90|ISBN = 0-691-05821-0}}</ref>. Essi osservarono che i [[Twa]], un terzo gruppo etnico dell'area, corrispondente ad appena l'1 % della popolazione, erano di bassa statura (come i [[pigmei]]), gli Hutu di media altezza, mentre i Tutsi erano di altezza maggiore, con lineamenti del volto e del naso più sottili<ref>{{Cita libro|autore = Gérard Prunier|titolo = The Rwanda Crisis. History of a Genocide|anno = 1995|editore = Columbia University Press|città = New York|pp = 5-6|ISBN = 0-231-10408-1}}</ref>.
 
{{citazione necessaria|Con l'introduzione della differenziazione tra i gruppi, essi si irrigidirono e non fu più possibile cambiare gruppo. Nel periodo di colonizzazione belga i Tutsi divennero i ricchi al potere, mentre agli Hutu erano riservate mansioni più umili e meno retribuite. Dopo sanguinose rivolte e massacri, gli Hutu, con l'accordo dei belgi, presero il potere nel [[1959]]–[[1962]],<ref>[http://www.ideajournal.com/articles.php?sup=11 Lemarchand, René (2002). ''Disconnecting the Threads: Rwanda and the Holocaust Reconsidered'']. ''Idea Journal'' 7 (1).</ref> momento che coincise con l'inizio della lunga persecuzione dei Tutsi.}} Molti di loro fuggirono nei Paesi limitrofi, soprattutto in Uganda. Nel periodo del genocidio, avvenuto nel 1994, gli Hutu erano il gruppo di popolazione maggiore, ed erano Hutu anche i due gruppi [[Milizia|paramilitari]] principalmente responsabili dell'eccidio: gli [[Interahamwe]] e gli [[Impuzamugambi]].