Blu di metilene: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica 100966250 di Il Tuchino (discussione) sono distratto, mi auto correggo
Etichetta: Annulla
m risolvo link reindirizzati
Riga 34:
Si ottiene industrialmente per ossidazione di una miscela di dimetil-p-fenilendiammina, tiosolfato sodico e dimetilanilina.
 
Date le sue proprietà [[riducente|riducenti]] viene usato in dosi di 60 – 70 mg al giorno per ridurre la [[metaemoglobina]] in occasione di metaemoglobinizzazione. Data la sua tossicità, che non è comunque elevata, la somministrazione deve essere valutata da un medico, in base al rischio di vita del malato. È usato come disinfettante delle [[Apparato urinario|vie urinarie]].
È estremamente nocivo per le persone [[Glucosio-6-fosfato deidrogenasi|G6PD]] carenti, a cui può provocare [[emolisi]].
 
In [[acquacoltura]], specialmente negli acquari domestici, è usato per curare i [[pesce|pesci]] dall'infezione del [[Protozoa|protozoo]] [[Parassitismo|parassita]] ''[[Ichthyophthirius multifiliis]]'', noto anche come ''ictio'' o ''ichtyo''.
 
Nell'industria alimentare e [[Industria tessile|tessile]] è usato come colorante. Trova uso anche in [[biologia]] (più specificamente in [[istologia]]) per colorare la parete cellulare.
Riga 50:
 
====Indicatore redox====
In chimica analitica l'uso più comune del blu di metilene è come [[indicatoreIndicatore redox(chimica)|indicatore]] nelle [[Ossidoriduzione|reazioni di ossidoriduzione]], dato il suo intenso [[Bottiglia blu|colore blu in ambiente ossidante che si converte in incolore]] in ambiente riducente.
 
====Generatore di perossidi====
Il blu di metilene è usato da [[fotosensibilità|fotosensibilizzatore]] per creare [[ossigeno singoletto]] se esposto a luce ed ossigeno. A tale proposito è utilizzato per preparare perossidi organici mediante [[Reazione di Diels-Alder|reazioni di Diels-Alder]] proibite dalle [[Regola di selezione|regole di selezione]] con il normale [[ossigeno tripletto]], nell'industria tessile come colorante del [[cotone (fibra)|cotone]] e della [[seta]], in biologia come colorante specifico di alcune strutture viventi (colorazione vitale).
 
====Analisi di solfuri====
[[File:Reflections in a flask of Methylene Blue.jpg|thumb|upright=0.5|Un matraccio di una soluzione di blu di metilene.]]
Lo sviluppo della colorazione blu dovuta alla formazione di blu di metilene per reazione di [[Acido solfidrico|solfuro di idrogeno]] con [[4-ammino-N,N-dimetilanilina|dimetil-p-fenilenediamina]] e [[ferro|ferro(III)]] è usato per la determinazione spettroscopica di [[solfurosolfuri]] in concentrazioni tra 0.020 e 1.50&nbsp;mg/L (20ppb a 1.5ppm). Il test è molto sensibile e la colorazione che si sviluppa immediatamente dopo il contatto dei reagenti con H<sub>2</sub>S risulta stabile per circa una ora. Questo in microbiologia del suolo, risulta un conveniente metodo per una rapida determinazione della attività metabolica di [[batterio solforiduttore|batteri solforiduttori]] in acqua. Kit pronti all'uso sono attualmente in commercio.
 
===Medicina===
In medicina viene usato come antidoto negli avvelenamenti da cianuri e da agenti meta-emoglobinizzanti (per esempio fenacetina, nitriti, anilina, sulfamidici). Somministrato lentamente endovena all'1% fino a 2&nbsp;mg/kg, costituisce un catalizzatore della reazione di riduzione del ferro da Fe3+ a Fe2+ presente sull'emoglobina. In caso di patologia lieve viene somministrato insieme ad acido ascorbico (che coadiuva la riduzione del ferro), in caso di fallimento o di patologia grave il paziente viene supportato con exanguinotrasfusione (somministrazione di emoglobina sana). Se associata vi è emolisi, è necessaria la plasmaferesi.
Il blu di metilene non è somministrabile in pazienti affetti da [[Carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi|favismo]]. Effetti collaterali del trattamento possono essere [[disforia]], nausea, vomito, vertigini, confusione mentale. In corso di interventi chirurgici, somministrato tramite sondino enterale, viene utilizzato per effettuare test di tenuta delle anastomosi o raffie gastriche o enteriche; per somministrazione endovenosa è utile nel valutare la tenuta delle suture sulle vie urinarie.
====Malaria====
Il blu di metilene è stato identificato da [[Paul Ehrlich]] intorno al 1891 come possibile trattamento per la [[malaria]]. <Ref> Guttmann, P. ed Ehrlich. P. (1891) [https://books.google.com/books?id=8EYcAQAAMAAJ&pg=PA953#v=onepage&q&f=false "Über die Wirkung des Methylenblau bei Malaria"]</ref> È andato in disuso come anti-malariale durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra mondiale]] nel Pacifico, poiché i soldati americani e alleati non amavano i suoi effetti collaterali reversibili: la colorazione Blu della [[urina]] e della [[sclera]] (il bianco degli occhi). Recentemente è stato riproposto l'interesse per il suo uso come antimalarico, <ref name = Schirmer>{{Cita pubblicazione|nome=R. Heiner|cognome=Schirmer|data=2003|titolo=Methylene blue as an antimalarial agent|rivista=Redox Report: Communications in Free Radical Research|volume=8|numero=5|pp=272–275|accesso=2018-02-08|doi=10.1179/135100003225002899|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14962363|nome2=Boubacar|cognome2=Coulibaly|nome3=August|cognome3=Stich}}</ref> soprattutto per suo costo basso e per contrastare la emergente [[farmacoresistenza]] ai più diffusi [[farmaci antimalarici]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Aurélie|cognome=Pascual|data=2011-05-01|titolo=In Vitro Activity of Proveblue (Methylene Blue) on Plasmodium falciparum Strains Resistant to Standard Antimalarial Drugs|rivista=[[Antimicrobial Agents and Chemotherapy]]|volume=55|numero=5|pp=2472–2474|lingua=en|accesso=2018-02-08|doi=10.1128/aac.01466-10|url=http://aac.asm.org/content/55/5/2472|nome2=Maud|cognome2=Henry|nome3=Sébastien|cognome3=Briolant}}</ref>. Diversi studi clinici hanno cercato di trovare la combinazione di farmaci più efficace.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alassane|cognome=Dicko|titolo=Efficacy and safety of primaquine and methylene blue for prevention of Plasmodium falciparum transmission in Mali: a phase 2, single-blind, randomised controlled trial|rivista=The Lancet Infectious Diseases|accesso=2018-02-08|doi=10.1016/s1473-3099(18)30044-6|url=http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1473309918300446|nome2=Michelle E|cognome2=Roh|nome3=Halimatou|cognome3=Diawara}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Peter E.|cognome=Meissner|data=2006-10-08|titolo=Methylene blue for malaria in Africa: results from a dose-finding study in combination with chloroquine|rivista=Malaria Journal|volume=5|pp=84|accesso=2018-02-08|doi=10.1186/1475-2875-5-84|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17026773|nome2=Germain|cognome2=Mandi|nome3=Boubacar|cognome3=Coulibaly}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Colin|cognome=Ohrt|data=2014-10-21|titolo=Efficacy of intravenous methylene blue, intravenous artesunate, and their combination in preclinical models of malaria|rivista=Malaria Journal|volume=13|pp=415|accesso=2018-02-08|doi=10.1186/1475-2875-13-415|url=https://doi.org/10.1186/1475-2875-13-415|nome2=Qigui|cognome2=Li|nome3=Nicanor|cognome3=Obaldia}}</ref>