Lingua sarda: differenze tra le versioni

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Le origini e la classificazione della [[lingua protosarda]] o paleosarda non sono al momento note con certezza. Alcuni studiosi, tra cui il linguista [[svizzero]] esperto degli elementi di [[Sostrato (linguistica)|sostrato]] Johannes Hubschmid, hanno creduto di poter riconoscere diverse stratificazioni linguistiche nella Sardegna preistorica<ref>{{Cita|Heinz Jürgen Wolf|p.20|Wolf}}</ref>. Queste stratificazioni, cronologicamente collocabili in un periodo molto ampio che va dall'[[età della pietra]] a quella dei [[età dei metalli|metalli]], mostrerebbero, a seconda delle ricostruzioni proposte dai diversi autori, similitudini con le [[lingue paleoispaniche]] ([[lingua proto-basca|proto-basco]], [[iberi]]co), con le [[lingue tirseniche]] e con l'[[Lingua ligure antica|antico ligure]]<ref>{{Cita|Eduardo Blasco Ferrer (2010)|p.137-152|Blasco Ferrer}}</ref><ref>{{cita web|url=https://dialnet.unirioja.es/servlet/articulo?codigo=26247|titolo=Los vocablos en -rr- de la lengua sarda|autore=Mary Carmen Iribarren Argaiz|data=16 aprile 2017}}</ref>.
 
Anche se la dominazione di [[Roma]], iniziata nel 238 a.C., importò fin da subito nell'amministrazione la [[lingua latina]] sull'isola, questa non fu in grado di soppiantare subito i linguaggiquelle pre-romaniromane, tra cui il [[Lingua punica|punico]], che continuò ad essere parlato fino al [[II secolo d.C.]]. AlcuneDiverse radici nuragiche rimasero invariate e in molti casi furono accettate dal latino (come ''Nur'', che si ritrova in ''[[Nurri]]'', ''[[Nurra]]'' e molti altri toponimi).; Inin [[Barbagia]], la regione montuosa del centro dell'isola che deriva il suo nome dal latino ''Barbaria'' (in [[Lingua italiana|italiano]] ''paese dei Barbari''<ref>{{Cita|Heinz Jürgen Wolf|p.19-20|Wolf}}</ref>, lemma comune alla [[Stati barbareschi|Barberia]]) perché le sue genti si opposero all'assimilazione linguistica e culturale romana per un lungo periodo, ed in particolare nel territorio di [[Olzai]], circa il 50% dei toponimi sono derivabili dal sostrato linguistico protosardo<ref>{{Cita|Heinz Jürgen Wolf|p.20|Wolf}}</ref>. Oltre ai nomi di luogo, sull'isola sono presenti diversi nomi di piante, animali e formazioni geologiche direttamente riconducibili agli idiomi indigeni<ref name=Lupinu>{{cita web|url=http://www.vatrarberesh.it/biblioteca/ebooks/storiadellalinguasarda.pdf|titolo=Storia della lingua sarda|autore=Giovanni Lupinu|data=19 aprile 2017}}</ref>.
 
Tuttavia, durante la lunga dominazione romana, il latino diventò gradualmente la lingua madre della maggior parte degli abitanti dell'isola<ref>{{Cita|F.C.Casùla(1994)|p.110|Casula}}</ref>. Come risultato di questo profondo processo di [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]], l'odierna lingua sarda è classificata come [[lingua romanza]] o neolatina<ref name=Lupinu/>, presentante caratteristiche fonetiche e morfologiche simili al [[latino arcaico]]. Alcuni linguisti sostengono che la lingua sarda moderna sia stata la prima lingua a dividersi dalle altre lingue che si stavano evolvendo dal latino.
[[File:Condaghe Silki.png|thumb|left|upright=0.7|Il [[condaghe]] di San Pietro di Silki ([[1065]]-[[1180]]), scritto in sardo.]]
Dopo la caduta dell'[[impero romano d'Occidente]] e la breve parentesi [[vandali]]ca, la Sardegna, riconquistata da [[Bisanzio]], venne influenzata politicamente e culturalmente da questa per quasi cinque secoli; la [[lingua greca bizantina|lingua greca]] dei bizantini imprestòdiede in prestito alcune espressioni rituali e formali al sardo e si diffuse, inoltre, l'utilizzo dell'[[alfabeto greco]]<ref>M. Wescher e M. Blancard, ''Charte sarde de l’abbaye de Saint-Victor de Marseille écrite en caractères grecs'', in "Bibliothèque de l’ École des chartes", 35 (1874), pp. 255–265</ref><ref>[http://www.filologiasarda.eu/files/documenti/pubblicazioni_pdf/bss3/01Soddu-Crasta-Strinna.pdf Un’inedita carta sardo-greca del XII secolo nell’Archivio Capitolare di Pisa, di Alessandro Soddu – Paola Crasta – Giovanni Strinna]</ref>.
 
=== Periodo giudicale ===