Codice barbaricino: differenze tra le versioni
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La società sarda e quella dell'entroterra in particolare si è regolamentata attraverso un ordinamento giuridico focalizzato sulla vendetta. Dignità, onore, diritti e pene sono spiegati in due dozzine di articoli. Non è quindi la comunità dei fuorilegge che se ne avvale, ma la comunità tutta (2° articolo)<ref name=versione-bari>{{cita web
|url=http://www.docentilex.uniba.it/docenti-1/massimo-benedettelli/corsi/diritto-internazionale-ssg-ssgi-2017-18/materiale-didattico/CODICE%20BARBARICINO.pdf |titolo= Il codice della vendetta barbaricina |sito= Università degli studi di Bari "Aldo Moro"
|data=|accesso=13 Nov 2018}}</ref> è tenuta a osservare la norma. Il ''Codice della vendetta barbaricina'' quale normativa incide sull'indagine e sul processo penale, ben diverso ovviamente dal processo penale dello Stato Italiano. Si parla infatti fin dal primo Novecento di ''Processo Sardo'' che nel caso del processo alla ''Disamistade'' di [[Orgosolo]] (1917) si oppone in fase processuale al processo italiano<ref>{{cita web|url=https://journals.openedition.org/diacronie/143?lang=it#tocto1n1 |titolo=Il caso: la Disamistade di Orgosolo 1905-1917 |sito=Diacronie. Studi di storia contemporanea |data=Feb 2013 |accesso=13 Nov 2018}}</ref>.
Alcuni studiosi ritengono che alla base della creazione del ''codice'' ci sia la scarsa tutela dell'individuo da parte dello Stato, che negli anni in questione non era presente nel territorio. Buona parte del codice tratta e definisce le ''offese subite'', dall'insulto personale al furto e all'omicidio, e le relative sanzioni; l'ambito socio-economico in cui questo processo si è sviluppato è quello agro-pastorale. Lo scopo è quello della tutela dell'onore e soprattutto della dignità del singolo individuo.<br>
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