Codice barbaricino: differenze tra le versioni

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|sito=PaolaSirigu.Com |data=|accesso=13 Nov 2018}}</ref> e la scarsa tutela dell'individuo da parte dello Stato, che negli anni in questione non era presente nel territorio. <br>
 
Buona parte del codice tratta e definisce le ''offese subite'', dall'insulto personale al furto e all'omicidio, e le relative sanzioni; l'ambito socio-economico in cui questo processo si è sviluppato è quello agro-pastorale. Lo scopo è quello della tutela dell'onore e soprattutto della dignità del singolo individuo. Per esempio nel caso un individuo subisca un furto di bestiame, non sarà il furto in sé a costituire danno, ma il significato intrinseco a cui era mirato il crimine: in questo caso la perdita dell'autosussistenza della famiglia ''offesa''. Quest'ultima avrà il diritto di vendetta, che dovrà essere proporzionata al danno subito. Per quanto riguarda il lato strettamente economico della perdita, l'individuo offeso commetterà a sua volta un furto di bestiame per tornare ad una ''situazione di parità'' <ref name=versione-bari></ref>.<br>
 
Prese il nome dalla [[Barbagia]], ove maggiormente si radicò, essendo la regione ove le popolazioni sarde si ritirarono in seguito a invasioni esterne, come anche nei territori attualmente definiti da parte dei comuni della [[provincia di Nuoro]], in quelli del [[Goceano]] ([[provincia di Sassari]]) e in parte del medio-alto oristanese. Tale codice comunque rimase nelle caratteristiche civili della popolazione sarda autoctona e si è evoluto nel tempo, via via perdendo la caratteristica di codice vigente, ma mantenendo i caratteri di codice d'onore in grado di sostituire, in caso di carenza, la giustizia di volta in volta ufficiale. Questa situazione di assenza dello Stato ha motivato le cruente azioni di organizzazioni criminali del ventesimo secolo e retto i fili organizzativi della stessa [[Anonima sarda]] negli [[anni 1960|anni Sessanta]] del [[XX secolo]].