Macintosh 128K: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Nascita del Mac ===
Il progetto vide la luce nel [[1979]], quando [[Jef Raskin]] riuscì ad ottenere la direzione di ''Annie'' (poi rinominata Macintosh), una piccola divisione di sviluppo interna alla Apple parallela a quella del [[Apple Lisa|Lisa]]. Raskin voleva creare un computer piccolo ed economico, da vendere a meno di 1000 dollari, con un display da 5": per contenere i costi decise perciò di usare il poco costoso microprocessore [[Motorola 6809]].<ref>Walter Isaacson, ''Steve Jobs'', Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2011, p. 124, ISBN 978-88-04-61632-0</ref> Nel [[1980]] [[Steve Jobs]], che era stato da poco cacciato dal gruppo di sviluppo del Lisa, iniziò ad interessarsi al Macintosh. Fu lui a costringere il team a passare al [[Motorola 68000]], microprocessore più potente rispetto a quello precedentemente usato, necessario per poter supportare l'[[interfaccia grafica]] vista allo [[Xerox PARC]]. Lo scontro tra Raskin, che voleva un prodotto economico, e Jobs, che non voleva che la qualità fosse subordinata al prezzo, fu inevitabile.

Nel [[1981]] l'allora [[Amministratore delegato|CEO]] di [[Apple]] [[Michael Scott (informatico)|Michael Scott]] decise di risolvere la questione affidando la divisione Macintosh a Jobs.<ref>Walter Isaacson, ''Steve Jobs'', Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2011, p. 126-128, ISBN 978-88-04-61632-0</ref> Una delle prime cose che egli fece fu quella di ampliare il team (provò anche a convincere, senza successo, [[Steve Wozniak]], impiegato nella divisione [[Apple II]], a far parte del gruppo), che in breve si trasferì in una nuova sede all'interno di un edificio che fu ribattezzato "Texaco Towers", sia perché locato vicino ad un distributore [[Texaco]] sia perché in precedenza il gruppo di sviluppo del Lisa si era trasferito in un edificio denominato "Taco Towers".<ref>{{cita web|url=http://www.folklore.org/StoryView.py?project=Macintosh&story=Texaco_Towers.txt&sortOrder=Sort+by+Date|titolo=Texaco Towers|editore=Folklore.org|autore=Andy Hertzfeld|accesso=30/08/2015}}</ref><ref>Walter Isaacson, ''Steve Jobs'', Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2011, p. 130-131, ISBN 978-88-04-61632-0</ref> Durante la progettazione del Mac Jobs lavorò molto per migliorarne il design, impegnandosi anche nei dettagli che in pochi avrebbero notato, come i componenti interni.
 
Secondo il progetto iniziale di Raskin il computer avrebbe dovuto avere uno sviluppo orizzontale, con la tastiera che doveva chiudersi a sportello sul fianco anteriore, in stile [[Osborne 1]], per favorire la trasportabilità del sistema. A Jobs però quel tipo di soluzione non piaceva e così agli inizi del 1981 reclutò [[Jerry Manock]], un [[designer]] industriale, con il quale sviluppò la soluzione della [[Case (hardware)|scocca]] verticale con il video integrato. Il processo di sviluppo fu però lungo ed articolato, con Jobs che faceva modificare spesso ciò che lo studio di design proponeva, con il risultato che il primo prototipo reale basato sul design definitivo si ebbe solo agli inizi del 1982.<ref>{{cita web|url=http://www.folklore.org/StoryView.py?project=Macintosh&story=More_Like_A_Porsche.txt&sortOrder=Sort+by+Date|titolo=More like a Porsche|editore=Folklore.org|autore=Andy Hertfeld|accesso=30/08/2015}}</ref>