Giuseppe Moscati: differenze tra le versioni

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Tre anni dopo, nel [[1911]], un'[[epidemia]] di [[colera]] colpì [[Napoli]] e Moscati fu chiamato dall'[[Ispettorato della Sanità Pubblica]], presso il quale presentò una relazione sulle opere necessarie per il risanamento della città, in parte condotte a compimento. Fu inoltre proposto per la libera docenza in [[chimica]] biologica<ref>Marranzini 2004, pag. 104.</ref>. In quello stesso anno, ancora trentunenne, aveva vinto il concorso come aiuto ordinario negli Ospedali Riuniti<ref name="Marranzini 2004, pag. 24"/>, anche con un certo clamore<ref name=civcat />. Gli fu poco dopo conferita la libera docenza in chimica fisiologica, su proposta di [[Antonio Cardarelli]], e iniziò l'insegnamento d'indagini di laboratorio applicate alla clinica e di chimica applicata alla medicina secondo programmi del [[Consiglio superiore della Pubblica Istruzione]].<ref>Marranzini 2004, pag. 149</ref>
 
Sempre nel [[1911]] Moscati fu inviato a [[Vienna]] da [[Gaetano Rummo]] (allora al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione), per assistere al convegno internazionale di [[fisiologia]]<ref name=civcat />, approfittando dell'occasione per visitare anche [[Budapest]]<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pag.59</ref>; collaborò inoltre, per l'inglese e il tedesco, alla testata "''La Riforma Medica''", fondata da Rummo prima come [[quotidiano]], poi come settimanale e poi come quindicinale.<ref>Marranzini 2004, pag. 115</ref> Fu anche direttore dell'Istituto di Anatomia Patologica.
[[File:TargaMoscati.jpg|thumb|Targa commemorativa affissa sul palazzo in cui è vissuto Moscati a Napoli]]
 
La notte del 25 novembre [[1914]] la madre, affetta da [[diabete]], morì<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pag. 69.</ref>. Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] Moscati presentò domanda di arruolamento volontario, ma la domanda venne respinta per tenerlo a prestare soccorso ai soldati feriti di ritorno dal fronte. Venne nominato direttore del reparto militare dal [[1915]] al [[1918]]<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pag. 100.</ref>. In questo periodo, per quanto riportato dai registri dell'Ospedale degli Incurabili, visitò 2524 soldati<ref name=immedia />.
 
Tra il 1916 e il 1917 supplì [[Pasquale Malerba]] nel corso ufficiale di chimica fisiologica.<ref>Marranzini 2004, pag. 25</ref> Dal 1917 al 1920, sostituì [[Filippo Bottazzi]], il padre della [[biochimica]] italiana, nell'insegnamento di chimica clinica<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pag. 104; Marranzini 2004, pag. 25</ref>. Sempre nel [[1917]] rinunciò alla cattedra universitaria e all'insegnamento, per continuare il lavoro in ospedale.<ref>Marranzini 2004, pag. 69</ref>
 
Il consiglio d'amministrazione dell'Ospedale Incurabili lo nominò primario nel [[1919]], e il 2 maggio [[1921]] Giuseppe Moscati inviò al Ministero della Pubblica Istruzione la domanda per essere abilitato per titoli alla libera docenza in Clinica Medica Generale; il 6 giugno 1922 la Commissione nominata dal Ministero esaminò i titoli e lo ritenne idoneo a conseguire tale libera docenza esonerandolo all'unanimità, in virtù dei lavori proposti, dalla discussione dei lavori presentati, dalla lezione e dalla prova pratica.<ref>Marranzini 2004, pag. 206</ref>
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Il 12 aprile [[1927]], dopo aver assistito alla [[Messa]] e ricevuta la [[Eucaristia|Comunione]] nella chiesa di [[Pontificia reale basilica di San Giacomo degli Spagnoli|San Giacomo degli Spagnoli]] e aver svolto come di consueto il suo lavoro in Ospedale e nel suo studio privato, verso le 15 si sentì male, e spirò sulla sua poltrona. Aveva 46 anni e 8 mesi<ref>Marranzini 2004, op. cit., pag. 214.</ref>.
 
La notizia della sua morte si diffuse rapidamente, e alle esequie vi fu una notevole partecipazione popolare. Il 16 novembre [[1930]] i suoi resti furono traslati dal [[Cimitero di Poggioreale]] alla [[Chiesa del Gesù Nuovo]], racchiusi in un'urna bronzea, ad opera dello scultore [[Amedeo Garufi]].<ref name="Marranzini 2004, pag. 26">Marranzini 2004, pag. 26.</ref>
 
Il pontefice [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] lo proclamò beato il 16 novembre [[1975]].<ref name="Marranzini 2004, pag. 26"/> Fu proclamato santo il 25 ottobre [[1987]] da [[Giovanni Paolo II]].<ref>Si veda l'omelia del [http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/1987/documents/hf_jp-ii_hom_19871025_canonizzaz-moscati.html Solenne rito di Canonizzazaione del Beato Giuseppe Moscati (Roma, 25 ottobre 1987]</ref>
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[[Medico]] e [[ricercatore]]<ref>Ascheri Fausta, ''op. cit.''</ref>, si dedicò all'assistenza dei sofferenti, spesso curandoli gratuitamente e anche aiutandoli economicamente.<ref>Marranzini 2004, pagg. 35 e ss.</ref>
 
Moscati sosteneva che non dovesse esserci contraddizione o antitesi tra [[scienza]] e [[fede]]: entrambe dovevano concorrere al bene dell'[[Homo sapiens|uomo]].<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pag.71</ref>. Vedeva l'[[eucaristia]] come centro della propria vita<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pag. 175.</ref> ed era fortemente legato al culto della Vergine. Si preparava durante l'anno alle festività della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] digiunando nei giorni in cui ciò era richiesto. Inoltre, anche in età giovanile, scelse la [[castità]].<ref>Ercolano Marini, ''op.cit.'', pagpagg. 79-81.</ref>
 
La sua concezione del rapporto tra [[fede]] e [[scienza]] fu peculiare e tipica della sua mentalità di ricercatore e di scienziato. Per lui, proprio perché solo i contenuti della fede sono certi al di là di ogni dubbio, ogni altra conoscenza umana andava continuamente sottoposta a un serrato vaglio critico. Scriveva, ad esempio, a un suo vecchio allievo:
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* Marranzini Alfredo, ''Giuseppe Moscati, un esponente della scuola medica napoletana'', Edizioni ADP, Roma 2004, pp.&nbsp;256;
* Papasogli Giorgio, ''Giuseppe Moscati, il medico santo'', Cinisello Balsamo, edizioni Paoline, 1991;
* Poma A. ''Un santo in camice bianco'' Paoline, Alba (CN) 1946;
* {{DBI |autore=Ribeiro Corrosacz Valeria, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/|nomeurl=santo-giuseppe-moscati_%28Dizionario-Biografico%29/moscati |nome=Moscati, Giuseppe (santo)]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume |volume=57, Roma Istituto dell'Enciclopedia Italiana, |anno=2001.}}
* Rossiello Raffaele, ''L'anatomia patologica di s. Giuseppe Moscati'', Messina, ESUR, 1992;
* Scrocca Pasquale, ''San Giuseppe Moscati'', Napoli, Augustissima Arciconfraternita ed Ospedali della SS. Trinita dei Pellegrini e Convalescenti, 1988;
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[[Categoria:Santi italiani del XX secolo|Giuseppe Moscati]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Giovanni Paolo II|Giuseppe Moscati]]
[[Categoria:Persone legate all'Università degli Studi di Napoli Federico II]]