...And Justice for All: differenze tra le versioni
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Il 2 novembre 2018 l'album è stato ripubblicato in edizione rimasterizzata e accompagnato da un'edizione deluxe e da un'edizione box set, comprensiva di demo e live, tra cui il concerto tenuto a [[Seattle]] nel 1989 originariamente presente in formato video nell'album dal vivo ''[[Live Shit: Binge & Purge]]''.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.metallica.com/news/2018-09-06-justice-is-done.html|titolo = Justice Is Done!|editore = [[Metallica]]|data = 6 settembre 2018|accesso = 14 ottobre 2018}}</ref>
=== Le canzoni ===
L'album si apre con ''Blackened'', composta da [[James Hetfield]], [[Lars Ulrich]] e da [[Jason Newsted]]. Si tratta della prima (nonché una delle poche) canzone scritta assieme al nuovo bassista. Il testo si riferisce alla distruzione della Terra, della razza umana e di una nuova era glaciale, a causa della guerra nucleare. La seconda traccia, ovvero la title track, è una delle più lunghe del disco e parla della giustizia come valore dimenticato dall'uomo e dal sistema. ''Eye of the Beholder'' parla della mancanza di libertà di espressione. La traccia successiva, ''One'', parla della disperazione di un uomo che, dopo aver perso braccia e gambe in guerra, è collegato a dei macchinari per vivere e non può né parlare né muoversi ("Trapped in myself, body my holding cell"). Questa storia trae spunto da un film del 1971 intitolato ''[[E Johnny prese il fucile (film)|E Johnny prese il fucile]]'', tratto dall'omonimo romanzo antimilitarista scritto nel 1938 da [[Dalton Trumbo]], a sua volta ispirato da un fatto realmente accaduto. Si passa a ''The Shortest Straw'', brano ispirato alla storia di [[Caso Rosenberg|Julius ed Ethel Rosenberg]], i due coniugi condannati a morte per cospirazione. ''Harvester of Sorrow'' è un brano che presenta molti significati (alcuni pensano che parli di un uomo ubriaco e drogato che tormenta i suoi famigliari prima di ucciderli mentre alcuni pensano che sia incentrata sul difficile rapporto tra James Hetfield e suo padre). Seguono poi ''To Live Is to Die'', brano strumentale dedicato alla memoria di [[Cliff Burton]] (l'ultimo composto dal bassista), scomparso in un tragico incidente nel 1986, e ''Dyers Eve'', la quale narra dell'infanzia di Hetfield e del suo rapporto con i genitori.
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