Giuseppe Ceracchi: differenze tra le versioni

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La passione politica lo riportò a Roma quando [[Giuseppe Bonaparte]] vi arrivò nel [[1797]]. Al seguito delle truppe napoleoniche Ceracchi si trasferì a [[Parigi]] nel 1799, dove realizzò un busto di [[Napoleone]]. Grande ammiratore della causa rivoluzionaria, da giacobino diventa oppositore di Napoleone per la sua trasformazione in dittatore. Accusato di aver partecipato ad un complotto contro di lui, viene arrestato e condannato a morte. Fu ghigliottinato il 30 gennaio [[1801]] assieme a [[Dominique Demerville]], a [[François Topino-Lebrun]] e a [[Joseph Antoine Aréna]].
Il suo ''Progetto per il monumento funebre a [[Chrétien-François de Lamoignon de Basville]]'', - uomo politico morto per un incidente di caccia o per suicidio, una settimana dopo l'apertura degli [[Stati Generali]], è- e il ''Progetto per il monumento funebre al generale [[Mathurin-Léonard Duphot]] sono al [[Museo del Risorgimento]] di Roma.<ref>{{cita testo |curatore=Giuseppina Benassati, Lauro Rossi |titolo=L'Italia nella Rivoluzione 1789 1799 |data=1990, ppp. 292-293 con immagineimmagini |editore=Grafis Edizioni |città=Casalecchio di Reno |SBN =IT\ICCU\CFI\0133599}} Catalogo della mostra alla [[Biblioteca Nazionale Centrale di Roma]].</ref>
 
== Sculture ==