Ex monastero francescano di Santa Maria delle Grazie: differenze tra le versioni
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<br>La trasformazione di locali della chiesa venne documentata da [[Giovanni Maironi da Ponte]] nel 1819, locali che nel 1868 divennero orfanotrofio e ospedale con il passaggio anche all'amministrazione comunale e nel 1873 ad Ente Morale, che adattò il presbiterio in una cappella di preghiera per gli ospiti<ref>La grande aula delle chiesa fu divisa longitudinalmente in due parti, una per il reparto machile e una femminile, mentre gli altari laterali divennero camerette o ripostigli, anche sul presbiterio, l'altare venne posto sopra una piedistallo per essere visto da tutti gli ammalati</ref>.
<br>Le trasformazioni proseguirono fino al 1957 quando l'Ente chiesi di poter distruggere completamente i locali della ex chiesa ormai decadente, per poter costruire un nuovo padiglione più funzionale. La Sovraintendenza fermò i lavori pensando di salvare eventuali affreschi che potevano trovarsi sotto l'intonacatura. Purtroppo però nel 1966 la chiesa ebbe un crollo forse dovuto a quelle parti che erano comunque state rimosse.<ref>La Sovraintendenza aveva concesso l'autorizzazione per le sole parti che non riguardavano il presbiterio e gli altari</ref> Il crollo ebbe grande eco tanto da essere reso pubblico sul ''Giornale di Bergamo'' del 2 settembre 1964, che riportò anche le foto della parti danneggiate dalle quali risultarono visibili gli affreschi perduti.<ref>Alcuni affreschi erano stati strappati nel 1921 e conservati presso il [[Museo della Basilica di Gandino]]</ref>.
Dai documenti si rileva che il monastero aveva un solo chiostro posto sulla parete sinistra della chiesa e diviso in due parti da un grande porticato centrale<ref>{{cita libro|Paratico|p 351}}</ref>.
=== Le opere ===
Testimoniate sia dal [[Francesco Tassi|Tassi]]<ref>{{cita libro|autore=Francesco Tassi|titolo=Vite dei pittori, scultori e architetti bergamaschi|anno=1793}}</ref> che dal [[Donato Calvi|Calvi]]<ref>{{cita libro|autore=Donato Calvi|titolo= Effemeride sacra profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo|anno=1676}}</ref> la presenza di numerose opere artistiche nel monastero e nella chiesa che ebbero con la chiusura del monastero una diversa locazione.
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