Lingua corsa: differenze tra le versioni

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Strettamente legata al [[Dialetto toscano|toscano medievale]] e impiegata nei suoi dialetti come [[Dialetto|vernacolo]] locale a fianco dell'[[lingua italiana|italiano]], lingua ufficiale in Corsica fino al [[1859]], era la [[Capraia Isola#Lingua|parlata tipica]] anche dell'[[Capraia Isola|isola di Capraia]] fino al [[XX secolo]].
 
== Area di diffusione del corsocòrso ==
[[File:Calacuccia panneaux routiers.jpg|thumb|left|Cartelli stradali bilingue in [[Lingua francese|francese]] e corsocòrso a [[Calacuccia]] sulla D84 Francardo-Porto.]]
Il corsocòrso è attualmente parlato in diverse varianti nell'isola di [[Corsica]], con l'eccezione di [[Bonifacio (Francia)|Bonifacio]], dove è parlata (da un numero sempre minore di locutori) una [[lingua ligure|variante ligure]] [[dialetto bonifacino|bonifacina]]. Anche a [[Calvi (Francia)|Calvi]], un tempo come [[Bonifacio (Francia)|Bonifacio]] quasi completamente abitata da una popolazione di origine genovese, si parlava una [[lingua ligure|variante ligure]] che tuttavia è oggi estinta, mentre a [[Cargese]] (Καργκέζε), già colonia di [[Greci di Cargese|esuli greci]] prima trapiantati in [[Paomia]] nella seconda metà del [[XVII secolo]], si parla un corsocòrso che ha assimilato alcuni termini greci e la lingua greca è ormai utilizzata ai soli fini liturgici.
 
Al di fuori dell'isola, a seguito di ingenti fenomeni di emigrazione e scambio iniziati fin dal [[Medioevo]], nel nord della [[Sardegna]] si parlano varianti considerate da taluni come sarde, ma in maggioranza come corse o afferenti a un gruppo linguistico di transizione:
* il maddalenino: parlato esclusivamente nell'isola della [[La Maddalena|Maddalena]], presenta affinità con i dialetti di [[Bonifacio (Francia)|Bonifacio]] e [[Porto Vecchio]], nonché un'importante influenza genovese;
* il [[Lingua gallurese|gallurese]], parlato nella zona di [[Tempio Pausania]] in [[Gallura]], particolarmente affine al corsocòrso oltramontano;
* il [[Lingua sassarese|sassarese]], parlato a [[Sassari]], [[Porto Torres]] e nella zona di [[Castelsardo]], pur accomunato nella struttura e grammatica al gallurese e al corsocòrso oltramontano, deriverebbe direttamente dal [[Dialetto toscano|toscano]] del [[XII secolo]], e presenta diversi caratteri distintivi e autonomi, molti dei quali derivati dall'influenza del [[sardo logudorese]] nel [[lessico]] e nella [[pronuncia]], più altre minori come quelle [[lingua catalana|catalane]], [[lingua spagnola|spagnole]] e [[lingua ligure|liguri]]; (queste ultime più evidenti nel castellanese), la grande presenza di termini stranieri nei dialetti sassaresi è dovuta alla forte vocazione mercantile dell'area in cui essi si sono sviluppati. Il castellanese, benché afferente al dominio linguistico sassarese, presenta maggiore conservatività nella fonetica e nel lessico, mantenendo infatti una pronuncia più pura ed arcaica e più simile al gallurese che al sassarese standard; questa variante infatti si dimostra poco aperta ad innovazioni linguistiche, dimostrato dal fatto che molte parole e costruzioni proprie dell'antico còrso-toscano altrove perse nel borgo sono ancora in uso; i dialetti di Valledoria, Tergu e Sedini, anche se inseriti nel gruppo castellanese, differiscono da esso in molti punti che li rendono più solidali con il gallurese.
 
Il dialetto ormai estinto della vicina isola di [[Capraia Isola|Capraia]] nell'[[Arcipelago Toscano]] presentava inoltre diversi punti di contatto col còrso, a causa della forte vicinanza geografica, storica e culturale fra le due isole. Con caratteri simili è anche la parlata dell'[[isola d'Elba|isola d'Elba occidentale]], che si conserva soprattutto nel circondario di [[Chiessi]] e [[Pomonte (Marciana)|Pomonte]].