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{{Canzone
|titolo= SpeakAtom ToHeart MeMother
|autore= [[Pink Floyd]]
|editore= [[EMI]]
|anno= 19731970
|genere= [[progressive rock]]
|incisione= [[TheAtom DarkHeart Side of the MoonMother]]
|durata= 123 min 549 sec
|tipo= standard (per standard jazz) oppure pop (per canzoni pop)
}}
'''Speak To Me''' è la canzone d'apertura dell'album [[The Dark Side of the Moon]], della rock band inglese [[Pink Floyd]].
 
Atom Heart Mother (23:49)
A dire il vero la canzone non presenta alcuna struttura musicale: è semplicemente un collage di suoni. Essa si apre con il battito del cuore (con il quale l'album si chiude), quindi ecco la voce di un roadie della band, Roger "The Hat". Queste parole vennero estrapolate da alcuni nastri che aveva fatto registrare il batterista [[Nick Mason]], che è anche l'autore del brano. Mason aveva interrogato alcune persone presenti ad Abbey Road, chiedendo loro domande come ''"Hai paura della morte?"'' oppure ''"Sei pazzo?"''. A queste domande risposero anche [[Paul McCartney]] e sua moglie Linda, ma le loro risposte non sono presenti sull'album.
Compositori:
Mason, Gilmour, Waters, Wright, Geesin
Wright: Piano Mellotron, organo hammond, orchestrazione;
Waters: Basso, collage di nastri ed effetti
Gilmour: Chitarra elettrica e acustica, cori;
Mason. Batteria, percussioni, collage di nastri;
Geesin: orchestrazione:
Abbey Road session pops orchestra: ottoni e sezioni orchestrali
John Aldiss: orchestrazione cori
Registrata a più riprese nello studio 2 di abbey Road tra febbraio e Luglio 1970
 
Atom Heart Mother è una suite di quasi 24 minuti scritta dai Pink Floyd e Ron Geesin, un compositore d’avanguardia. Occupa l’intera prima facciata dell’omonimo album in vinile.
Nel finale della canzone, si sovrappongono alcuni suoni che presenti nell'album.
La divisione interna della suite non ha nulla di strutturale o di giustapposto. In quell periodo i gruppi percepivano le royalties in base ai brani presenti sul disco: in questo modo I brani risultarono 12 e non 5.
I Pink Floyd iniziarono a lavorare a Untitled Epic, come fu inizialmente chiamata, nel novembre del 1969, come brano principale da provare nel loro imminente tour. Il tema principale fu elaborato da Gilmour e indicato come Theme from an imaginary Western, perché gli ricordava la colonna Sonora de I magnifici sette. Della stessa opinione era anche Waters. Successivamente varie persone collaborarano con idee diverse alla stesura del pezzo che fu diviso in cinque parti principali, collegate per mezzo di riprese di chitarra, pianoforte o effetti su nastro. Fu suonata la prima volta dal vivo il 18 Gennaio 1970 al Croydon Town Hall, più tardi fu eseguita anche al Theatre Des Champe Elysèes di Parigi il 23 Gennaio 1970, con il nome provvisorio di The Amazing Pudding. Il brano proposto al pubblico non aveva ancora né orchestra né cori, fu verso aprile, dopo l’inserimento di altri segmenti che si comprese la necessità di inserire un’orchestra per rendere il pezzo più corposo. Ron Geesin fece la sua comparsa durante l’ennesimo tour Americano, col compito di arrangiare questo Western immaginario.
Il primo a conoscerlo fu Nick Mason, che seguiva abitualmente i suoi spettacoli per lo show di John Peel. I Floyd gli affidarono un nastro (di qualità scadente, trattandosi di parti messe insieme, senza un filo conduttore) e qualche indicazione di massima prima di ripartire per concerti promozionali. Gilmour registrò di nuovo il tema principale, mentre Wright fornì l’idea di base per il coro; Water e Mason si occuparono degli effetti su nastro. All’inizio di maggio Geesin si trovò a scrivere tutta la partitura da solo, non potendo usufruire dell’aiuto di nessuno (a parte Wright, nessuno degli altri Floyd sapeva leggere la musica). La EMI mise a disposizione del compositore la Abbey Road Pops Orchestra, un gruppo di musicisti esperti ma pagati a ora, utilizzata per lavori di questo titpo. Comprendeva: 1 violoncello, 3 trombe, 3 corni, 3 tromboni, 1 tuba, 2 violini e 2 suonatori di legni. Con loro anche le 22 voci del coro di John Aldiss. Il fatto che I musicisti venissero pagati a ore costituì un problema durante le sedute perché le cose dovevano essere fatte con una certa rapidità. La composizione stessa era un ostacolo a causa dei frequenti cambi di tempo a cui un orchestra classica non è abituata. Durante le registrazione si creò subito un clima difficile e le ultime fasi furono supervisionate da John Aldiss, che prese il posto di un Geesin molto provato. Nonostante le difficoltà il brano fu terminato verso giugno e difinitivamente mixato a Luglio dopo essere stato provato anche dal vivo al Festival di Bath. L'edizione americana dell'album presenta un missaggio differente dei brani.
 
A: Father's Shout
[[Categoria:Pink Floyd]]
L’introduzione con i corni balbettanti è opera di Geesin che voleva qualcosa di forte per colpire il pubblico e introdurlo nell’atmosfera del disco. Il tema doveva essere ancora più “incerto”, ma non fu possible realizzarlo a causa della qualità dell’orchestra (più preoccupata di essere pagata che di seguire le fantasie di un compositore d’avanguardia). Il tema riflette il motivo principale di Gilmour, mentre il titolo della sezione è opera dello stesso Geesin, in omaggio al suo pianista preferito, Earl Hines, soprannominato Father.
Giocando con lo spettro sonoro i fiati subentrano in crescendo, salendo di tono e di intensità, sono note spezzate che cercano l'accordo finché entrano le tastiere e le percussioni. Rombo di motore e cavalli al galoppo, esplosioni, poi di nuovo sul canale destro il rombo di una moto, fino a quando le tastiere non finiscono per introdurre la chitarra "slide" di Gilmour, ennesima variazione sul tema principale.
 
B: Breast Milky
La chitarra scompare e inizia un duetto tra organo e violoncello prima che con un lento fade in entrino anche gli altri strumenti. Anche questo caso il titolo fu scelto da Geesin.
 
C: Mother Fore
 
In questa sezione si può ascoltare il sapiente lavoro di Geesin volto a creare una certa dinamicità all’interno del brano, il suo sforzo per far duettare strumenti classici ed elettrici (peraltro incisi in momenti diversi). La musica assume un tono quasi jazzato. Gli accordi di questa parte sono opera di Wright a sua volta influenzato da Henry Purcell (1659 – 1695, compositore operistico inglese). Dei Floyd era l’unico ad interessarsi di jazz, musica classica, e d’avanguardia: Berlioz, Mahler, Bruckner, Carl Orff, Araron Copeland, ecc. Anche se per sua stessa ammissione questo interesse lo portò ad una certa autoindulgenza.
 
D: Funky Dung
Titolo originale di questa parte, opera sempre di Geesin, era Split Knees, cambiato all’ultimo momento dal gruppo per creare riferimenti all’interno dell’album (“Concime Funky”, perché il pezzo aveva una andamento funky e il concime era prodotto dalle mucche!)
 
E: Mind Your Throats Please
Riparte da poche note l'armonia di base, che gioca come sempre sullo spettro d’ascolto; il collage sonoro, che ricorda Revolution N° 9 dei Beatles, è opera di Mason e Waters. L’ispirazione proviene sempre dalla colonna sonora The Body in cui c’era un collage sonoro che riguardava l’esofago e la bocca.
 
F: Remergence
 
Parte finale in cui con crescendo alternato tutti i fili delle precedenti melodie vengono al pettine fondendosi in un unica grande ripresa. Geesin la riteneva la parte migliore, anche perché proponeva una nuova melodia di sua creazione.
 
[[fr:Speak to Me]]