Profondo rosso: differenze tra le versioni
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Ritornato a casa, Daly viene a sapere della morte di Giordani: decide quindi di lasciare Roma invitando Gianna, ormai la sua compagna, a partire con lui per la Spagna. La giornalista accetta entusiasta e i due si danno appuntamento per la sera stessa; ma Marc, osservando meglio la foto della Villa, nota che una finestra è stata murata. Telefona a Carlo ma gli risponde la madre. Lascia un messaggio a Gianna e, arrivato alla villa, entra e abbatte il muro divisorio di una stanza segreta. Qui rinviene un albero di Natale e, sconvolto, un cadavere scheletrico ma riceve un colpo alla testa e sviene. Si risveglia all'esterno fra le braccia della giornalista, mentre la villa brucia. Marc e Gianna, notando che lo stesso disegno della villa è stato visto e copiato dalla figlia del custode, si introducono nella scuola della ragazza, qui Gianna chiama la polizia ma poi ha un incontro con il killer e viene pugnalata. Marc trova il disegno originale e legge l'autore: è l'amico Carlo, il quale appare alle sue spalle puntandogli la pistola. Messo però in fuga dalla polizia, viene investito e muore sull'asfalto. Marc va in ospedale e viene rassicurato dai medici che Gianna se la caverà nonostante una ferita alla milza rimediata nello scontro con Carlo. 
Poco più tardi, Marc si rende conto che Carlo non può essere l'assassino, in quanto si trovava insieme a lui durante l' omicidio della sensitiva; così, ritornato nell'appartamento della Hulmann, scopre che il quadro che lo turbava non era che uno specchio in realtà, e quando gli era passato di fronte, senza farci caso aveva visto riflesso il volto del reale omicida. Si tratta di Marta, la madre di Carlo, e mentre si avvia per uscire, se la ritrova davanti: era stata lei che anni prima, in piena crisi paranoica, aveva accoltellato il marito di fronte al figlio mentre suonava il disco di quella nenia infantile. La scena aveva turbato tanto Carlo che questi l'aveva disegnata a scuola e sulla parete di casa. Durante questi anni Carlo aveva sempre protetto la madre, autrice anche di tutti gli altri omicidi.  
Marc cerca di scappare, ma viene raggiunto e ferito da Marta, e durante la colluttazione, la collana della donna s'impiglia nell'inferriata dell'ascensore. Marc preme il pulsante di chiamata e l'ascensore, tirando con sé la collana, decapita la donna, ponendo finalmente fine alla serie di efferati omicidi. 
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