Sistema geocentrico: differenze tra le versioni

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Il '''sistema geocentrico''' è un modello [[Astronomia|astronomico]] che pone la [[Terra]] al centro dell'[[Universo]], mentre tutti gli altri [[corpo celeste|corpi celesti]] ruoterebbero attorno ad essa.
 
Questo modello fu il sistema [[Cosmologia (filosofia)|cosmologico]] predominante in molte [[civiltà]] [[Antichità|antiche]] come [[Antica Grecia|quella greca]]. Le sue interpretazioni più notevoli si devono ad [[Aristotele]] (vedi [[fisica aristotelica]]) e [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]].
 
Tale teoria geocentrica fu comunemente accettata per circa due millenni fino agli inizi dell'[[epoca moderna]] quando venne radicalmente trasformata da [[Tycho Brahe]] (1546-1601) nel suo [[sistema ticonico]] per adattarla alle sue accuratissime osservazioni astronomiche<ref>«Dal punto di vista dei calcoli il sistema ticonico era in tutto equivalente a quello copernicano e ne conservava tutti i vantaggi matematici...i problemi che la sua grande astronomia aveva posto favorivano senza dubbio la messa in crisi e l'abbandono del sistema tolemaico» (''Storia della Scienza'' , vol. 1, p.182, Gruppo editoriale l'Espresso).</ref> e alla fine fu sostituita dal [[sistema eliocentrico]] di [[Niccolò Copernico]] (1473-1543) rivisitato da [[Galileo Galilei]] (1564-1642) e soprattutto [[Giovanni Keplero]] (1571-1630).
 
== Origine e sviluppo ==
{{vedi anche|Astronomia greca}}
Il sistema geocentrico venne proposto dal grande astronomo greco [[Eudosso di Cnido]] in accordo con spunti del suo maestro [[Platone]] e sostituì rapidamente la [[cosmografia mesopotamica|cosmografia arcaica]], che è sottintesa nelle opere di [[Omero]] e che nelle linee generali i greci condividevano con i popoli del Vicino Oriente. Esso eliminava il problema di stabilire su che cosa poggiasse la Terra. Ora il punto "più basso" era il centro della Terra e la domanda non aveva più senso. Anche in Oriente, un universo geocentrico venne adottato (autonomamente o per contatto col mondo greco) nei testi [[Induismo|induisti]] dei [[Purāṇa]], dove la terra, posta al centro, non era considerato il luogo migliore, ma comunque l'unico dove l'uomo potesse ottenere la "liberazione" (''[[mokṣa]]'').<ref>Klostermeier 2001, pag.191.</ref>
 
Il sistema geocentrico venne perfezionato da [[Callippo di Cizico]] e da [[Aristotele]], che nel ''[[De caelo]]'' ne diede un inquadramento concettuale quasi universalmente accettato dai dotti per circa due millenni. Parallelamente, però, l'osservazione sempre più accurata del moto dei pianeti costrinse gli astronomi a sviluppare nuovi concetti (eccentrico, [[epiciclo]], [[equante]]) poco assimilabili dal modello aristotelico. I più importanti innovatori furono [[Ipparco di Nicea|Ipparco]] e [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], le cui opere imposero il sistema geocentrico in tutto il mondo antico in oriente come in occidente, fra i musulmani come fra i cristiani. Alla fine del XVI secolo, poco prima del suo definitivo abbandono, [[Tycho Brahe]] ne propose una drastica revisione.