Buddismo: differenze tra le versioni

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Origini del termine: "essenza" di un io eterno e immutabile (atman) e non assenza
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# La dottrina della '''sofferenza''' o ''[[duḥkha]]'' (sans., ''dukkha'', pāli), ossia che tutti gli aggregati (fisici o mentali) sono causa di sofferenza qualora li si voglia trattenere ed essi cessino, oppure si voglia separarsene ed essi permangano.
# La dottrina dell<nowiki>'</nowiki>'''[[Impermanenza (buddhismo)|impermanenza]]''' o ''[[anitya]]'' (sans., ''anicca'', pāli), ossia che tutto quanto è composto di aggregati (fisici o mentali) è soggetto alla nascita ed è quindi soggetto a decadenza ed estinzione con la decadenza ed estinzione degli aggregati che lo sostengono;
# La dottrina dell<nowiki>'</nowiki>e'''assenzassenza di un [[Ātman|io]]''' eterno e immutabile, la cosiddetta dottrina dell<nowiki>'</nowiki>''[[anātman]]'' (sans., ''anattā'', pāli) come conseguenza di una [[Riflessione (filosofia)|riflessione]] sui due punti precedenti.
Tale visione è integrata nella:
* Dottrina della '''[[coproduzione condizionata]]''' (sans. ''pratītyasamutpāda'', pāli ''paṭicca samuppāda''), ossia del meccanismo di causa ed effetto che lega l'uomo alle illusioni e agli attaccamenti che costituiscono la base della sofferenza esistenziale;