Consiglio Nazionale del Partito Nazionale Fascista: differenze tra le versioni

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Insediatosi a [[Palazzo Vidoni Caffarelli|palazzo Vidoni]], a corso Vittorio Emanuele in Roma, il massimo organo collegiale del partito era relegato in un ambiente "piccolissimo"<ref>[http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/425.html Vittorio Vidotto, ''I luoghi del fascismo a Roma'', relazione tenuta al convegno Urbs: Concepts and realities of public space / Concetti e realtà dello spazio pubblico, tenutosi presso l’Istituto Olandese di Roma il 2-4 aprile 2003].</ref>, in confronto al modello di [[Palazzo Littorio]] che il regime propugnava in tutte le città italiane.
 
Il grande concorso architettonico del 1934 si concluse nel senso di spostare l'organo direttivo del PNF a quello che, poiuna volta costruito, sarebbe diventatostato il [[Palazzo_della_Farnesina#L'edificio|'nuovo palazzo delladel Farnesina]]Littorio'' in Roma. Ma nel 1941, con ilquello ''nuovoche palazzopoi delsarebbe Littorio'diventato [[Palazzo_della_Farnesina#L'edificio|palazzo didella RomaFarnesina]] ancora in costruzione, [[Ettore Muti]] scelse di abbandonare comunque palazzo Vidoni per avvicinarsi al cantiere, scegliendo come sede le Foresterie nord del [[Foro Mussolini]].

Nel 1943, però, [[Carlo Scorza]] riportò in centro storico la sede del partito, scegliendo [[palazzo Wedekind]] in [[piazza Colonna]]<ref>AA.VV., ''Luigi Moretti e i progetti per Galloro 1937-1942'', Gangemi, pagina 63.</ref>.
 
==Note==