Bruno Vespa: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
[[File:Vespa Berlinguer giuramento Pertini.jpg|miniatura|Bruno Vespa intervista [[Enrico Berlinguer]] nel giorno del giuramento di [[Sandro Pertini]] alla presidenza della Repubblica Italiana, 9 luglio 1978]]
Vespa esordì giovanissimo come collaboratore per la stampa locale [[Abruzzo|abruzzese]]: a sedici anni era autore di articoli sportivi per la sede [[L'Aquila|aquilana]] del quotidiano ''[[Il Tempo]]''. Nel [[1962]], a diciott'anni, divenne cronista radiofonico alla [[Rai]] e nel [[1968]] conseguì la [[laurea]] in [[giurisprudenza]] (con una tesi sul [[diritto di cronaca]]) e si classificò al primo posto in un concorso nazionale per radiotelecronisti. Fu quindi assegnato alla redazione del Telegiornale unificato e poi, dal 1976, del Tg1 di cui diventò inviato speciale. Nel [[1969]], in diretta, diede la notizia<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=mY1S5BSFt8Q Video: Bruno Vespa annuncia sul TG nazionale che Pietro Valpreda è il colpevole della strage di Piazza Fontana]</ref> che [[Pietro Valpreda]] sarebbe stato il colpevole, anziché l'accusato, della [[strage di Piazza Fontana]]. Di ciò si è pentito pubblicamente, nonostante quella sera, intervistato da Vespa, fosse stato il questore di Roma a comunicare di aver arrestato il colpevole della strage.
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Nel mese di giugno del [[1984]] fu il commentatore ufficiale per il Tg1 dei [[Funerali di Stato|funerali]] del [[segretario generale|segretario]] del [[Partito Comunista Italiano]] [[Enrico Berlinguer]], in diretta da Piazza San Giovanni a [[Roma]]. Nel periodo della crisi [[Iraq]]-[[ONU]] (agosto [[1990]]-gennaio [[1991]]) fu l'unico giornalista italiano a intervistare [[Saddam Hussein]], nonostante il parere ufficiale contrario del [[governo]] [[italia]]no. Dal [[1990]] al [[1993]] fu direttore del [[TG1]].
[[File:Bruno Vespa - IJF 2012.jpg|thumb|Vespa al [[Festival Internazionale del Giornalismo]] del 2012]]▼
Dal [[1996]] conduce il programma di approfondimento culturale, politico e di attualità ''[[Porta a Porta]]'', considerato una delle principali sedi del dibattito politico italiano tanto da essere stato ironicamente definito, dall'ex-premier e senatore a vita [[Giulio Andreotti]], "la terza camera del parlamento italiano". È qui che cinque giorni prima delle [[elezioni politiche italiane del 2001]], l'8 maggio [[2001]], [[Silvio Berlusconi]], allora capo dell'opposizione, firmò il cosiddetto "[[Contratto con gli italiani]]".
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== Procedimenti giudiziari ==
▲[[File:Bruno Vespa - IJF 2012.jpg|thumb|Vespa al [[Festival Internazionale del Giornalismo]] del 2012]]
Vespa nel corso della sua carriera giornalistica è stato più volte querelato o citato in giudizio per quanto da lui scritto o dichiarato. Di seguito sono descritti alcuni dei procedimenti che lo hanno coinvolto:
* nel gennaio [[2007]] è stato condannato in primo grado dal tribunale di [[Roma]] per [[diffamazione]] al pagamento di 82.000 euro a [[Roberto Zaccaria]], a titolo di risarcimento danni in seguito alle affermazioni contenute nel libro ''[[Rai, la grande guerra]]'' pubblicato nel [[2002]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/12/Vespa_condanna_82mila_euro_giudice_co_9_070112103.shtml Articolo] del ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2007].</ref> Vespa aveva scritto che nell'autunno del [[2000]], Zaccaria, allora presidente del consiglio di amministrazione della RAI, avrebbe incontrato in casa propria, a cena, [[Pierluigi Celli]], [[Stefano Balassone]], [[Vittorio Emiliani]] in qualità di consiglieri RAI e [[Walter Veltroni]], [[Vincenzo Vita]] e [[Giuseppe Giulietti (politico)|Giuseppe Giulietti]] in qualità di responsabili [[Democratici di Sinistra|DS]] per l'informazione, con l'intento di mettere in atto una strategia sotterranea del servizio pubblico televisivo contro Silvio Berlusconi, strategia culminata poi con la puntata di ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' del 14 marzo del [[2001]], contenente un'[[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|intervista a Marco Travaglio]] sulle origini della ricchezza di Berlusconi. Nel libro Vespa menziona anche un testimone, un vicino di casa di Zaccaria, che avrebbe sentito il tutto. Gli avvocati di Zaccaria chiesero di sentire il vicino, avvocato Giovanni Ferreri, il quale smentì. Altrettanto fecero i presunti commensali.<ref>Marco Travaglio, Nuova introduzione a ''L'odore dei soldi'' (nuova edizione), Editori Riuniti, 2009, ISBN 978-88-359-8008-7, pag. XLIV-XLVI. Travaglio, peraltro, riporta un totale del risarcimento di €82500, cui si aggiungono 5800 di spese legali.</ref>
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