Solletico: differenze tra le versioni
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== Aspetti evolutivi e comportamentali del solletico ==
Il
Molti grandi pensatori, sin dall'antichità, si sono interrogati sulla natura delle risposte fisiologiche e psicologiche del solletico; tra di essi possono essere ricordati [[Platone]], [[Francesco Bacone|Francis Bacon]], [[Charles Darwin]], e [[Galileo Galilei]], l'ultimo dei quali scrive filosoficamente sul solletico nel suo libro ''[[Il Saggiatore (Galileo)|Il Saggiatore]]'':<ref>{{cita web|url=http://www.liberliber.it/biblioteca/g/galilei/il_saggiatore/html/48.htm|titolo=Il Saggiatore|nome=Galileo|cognome=Galilei|data=1623|accesso=10 novembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071031041357/http://www.liberliber.it/biblioteca/g/galilei/il_saggiatore/html/48.htm|dataarchivio=31 ottobre 2007}}</ref><blockquote>Io credo che con qualche essempio più chiaramente spiegherò il mio concetto. Io vo movendo una mano ora sopra una statua di marmo, ora sopra un uomo vivo. Quanto all'azione che vien dalla mano, rispetto ad essa mano è la medesima sopra l'uno e l'altro soggetto, ch'è di quei primi accidenti, cioè moto e toccamento, né per altri nomi vien da noi chiamata: ma il corpo animato, che riceve tali operazioni, sente diverse affezioni secondo che in diverse parti vien tocco; e venendo toccato, verbigrazia, sotto le piante de' piedi, sopra le ginocchia o sotto l'ascelle, sente, oltre al commun toccamento, un'altra affezione, alla quale noi abbiamo imposto un nome particolare, chiamandola solletico: la quale affezione è tutta nostra, e non punto della mano; e parmi che gravemente errerebbe chi volesse dire, la mano, oltre al moto ed al toccamento, avere in sé un'altra facoltà diversa da queste, cioè il solleticare, sì che il solletico fusse un accidente che risedesse in lei. Un poco di carta o una penna, leggiermente fregata sopra qualsivoglia parte del corpo nostro, fa, quanto a sé, per tutto la medesima operazione, ch'è muoversi e toccare; ma in noi, toccando tra gli occhi, il naso, e sotto le narici, eccita una titillazione quasi intollerabile, ed in altra parte a pena si fa sentire. Or quella titillazione è tutta di noi, e non della penna, e rimosso il corpo animato e sensitivo, ella non è più altro che un puro nome. Ora, di simile e non maggiore esistenza credo io che possano esser molte qualità che vengono attribuite a i corpi naturali, come sapori, odori, colori ed altre.</blockquote>In tempi più recenti, gli scienziati hanno prodotto diverse teorie, sia in ambito medico che sociologico, per tentare di dare una risposta agli stessi quesiti.
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