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L'idea attorno alla quale ruota ''Seedbed'' è il coinvolgimento del pubblico nella produzione del lavoro artistico, creando una situazione di interscambio reciproco tra artista e visitatore.
 
== [[Cindy Nemser]] è stata la prima critica d'arte a scrivere su di lui per ''Arts Magazine'' nel 1971<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Nemser |nome=Cindy |data=September–October 1971 |titolo=Subject-Object Body Art |rivista=Arts Magazine }}</ref>, per poi intervistarlo e dedicargli la copertina in un successivo numero della stessa rivista. [[Rosalind Krauss]], in un articolo dal titolo ''"Video: the Aesthetics of Narcissism"''<ref>Krauss, Rosalind. "Video: The Aesthetics of Narcissism." October 1 (1976): 50-64. JSTOR. Web.</ref>, sottolinea gli aspetti narcisistici nel suo lavoro; l'artista filmando per 25 minuti se stesso, compie dei gesti [[nonsenso|di nonsenso]]. La Krauss inoltre espone le basi psicologiche che sono dietro le azioni che l'artista compie nel video, comparate alle discussioni sull'oggetto dell'arte. ==
 
=== Gli anni '80 ===
[[Immagine:Murinsel_nah.jpg|thumb|La [[Murinsel]] di [[Graz]]]]
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] intraprese un percorso tra scultura e installazione, invitando spesso i visitatori a creare opere attivando dei macchinari che erigevano degli stabili o tracciavano segni. Uno degli esempi di queste installazioni temporanee era intitolata ''Instant House'', presentato inizialmente nel 1980 e messo in mostra nuovamente nel 2012 presso il [[San Diego Museum of Art]]<ref name="donadio">Donadio, Emmie. “Vito Acconci’s Way Station at Middlebury: A Turning Point in the Artists Career.” ''Vito Acconci: Thinking Space''. Middlebury College Museum of Art: Middlebury, 2013. Print.</ref>. Nel gennaio del 1983 fece la sua prima installazione permanente dal titolo ''Way Station I (Study Chamber)'' in collaborazione con il [[Middlebury College]]. Tale opera geneò enormi controversie fino alla sua distruzione nel 1985.
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Altro esempio del suo lavoro è Dirt Wall del 1992, realizzato all’Arvada Center for the Arts and Humanities Sculpture Garden in [[Colorado]]. L’opera consiste in un muro che si estende dall’esterno dell’Arvada Center al suo interno, raggiungendo un’altezza di oltre 7m. Il muro, di vetro e acciaio, contiene detriti di roccia vulcanica, vari tipi di sabbia, dolomite rossa e terriccio visibili attraverso i pannelli di vetro. L’opera rappresenta un tentativo di portare in superficie ciò che è sottoterra.
 
=== Ultimi lavori ===
Uno dei suoi ultimi lavori ''Lobby-for-the-Time-Beingis'' è un istallazione nella North Wing Lobby del Bronx Museum of the Arts, in esposizione dal 2009. L’istallazione occupa l’atrio dell’edificio con una rete di Corian bianco, creando un lungo muro ondulato simile a giganti fiocchi di neve<nowiki><ref>{{Cita web|url=https://www.architectmagazine.com/design/culture/installation-lobby-for-the-time-being-acconci-studio-bronx-museum_o|titolo=Installation: "Lobby-For-The-Time-Being," Acconci Studio, Bronx Museum|accesso=22 novembre 2018}}</ref>
Nel 2008, in un’intervista con Brian Sherwin per la rivista ''Myartspace'', l'artista ha discusso a lungo di ''Seedbed''. Vito ha del significato del titolo Seedbed (traducibile in italiano con ‘letto di seme’) dicendo, "I knew what my goal had to be: I had to produce seed, the space I was in should become a bed of seed, a field of seed – in order to produce seed, I had to masturbate – in order to masturbate, I had to excite myself."<ref>Traduzione: Sapevo qual era il mio obiettivo: dovevo produrre seme (seed in inglese), un campo di seme – per produrre seme dovevo masturbarmi – per masturbarmi dovevo eccitarmi.</ref>