Rodolfo Zilli: differenze tra le versioni
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Successivamente viaggiò in [[Italia]], in [[Francia]], in [[Grecia]] e in [[Africa]]. Fu proprio la permanenza in [[Grecia]], a [[Tripoli]] e a [[Bengasi]], che permise allo scultore di meditare sulla produzione artistica greca e romana. Quegli esempi furono decisivi per la formazione del suo gusto e del suo stile: da quei canoni di bellezza pura, di estrema perfezione e di sapiente umanità, non si allontanerà mai.
Dopo un periodo trascorso a [[Parigi]], si stabilì a [[Graz]], che gli concesse la cittadinanza onoraria, e lavorò nel vicino castello di [[Lannach]]. Si distinse soprattutto per i suoi ritratti, quasi ricalcati, per l'incisività del segno, dalla medaglistica romana, vigorosi e possenti, di un realismo schietto, non accademico ed evasivo, freddo e distaccato, ma rispondente a chi a lungo ha meditato sull'uomo e sulla natura, nobilitati da una vibrazione lirica di alta vitalità plastica.
<br>La materia è plasmata dalle sue mani con un gesto sicuro e deciso, spesso ricco di simboli nelle composizioni di più ampie dimensioni e di più figure, ognuna delle quali, però, compiuta e valida per se stessa, mantiene la propria pregnante individualità ed è armonicamente inserita nel complesso più ampio. L'euritmia della figurazione, la naturalezza della resa, la forte plasticità con passaggi graduati di piani, senza ricerche esibizioniste o stupefacenti, senza impennate baroccheggianti, ma vera trascrizione meticolosa e oculata del dettato estetico del mondo classico, divenuto costume di vita, fanno apprezzare il maestro in tutti gli ambienti colti, laici ed ecclesiastici. Numerose sono le sculture e i monumenti realizzati da Zilli, disseminati nei musei e commissionatigli per opere pubbliche in vari Paesi europei. Numerose sono le raffigurazioni di arte sacra e le incisioni di medaglie di personalità europee.
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