Gioielleria Musy Padre e Figli: differenze tra le versioni

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Nel 1818 fu un anno infausto perché si ebbe sia la morte di Pietro Nicolao che un terribile incendio che davastò a loro vecchia bottega. I due figli di Pietro decisero di riorientare l'attività dell'azienda, concentrandosi sulla gioielleria e aprendo un nuovo e prestigioso negozio in via Po 1. La famiglia Musy continuò la sua attività sotto la guida dei figli di Carlo Luigi, Antonio, Giuseppe e Vincenzo che seppero approfittare della crescita economica della città, dovuta al suo ruolo centrale di culla della nuova famiglia reale italiana.
 
Nel 1868 l'allora principessa [[Margherita di Savoia]], incaricò la gioielleria di rimontare due bracciali, in occasione delle sue nozze con il cugino [[Umberto I|Umberto]]. Da quel momento la ditta Musy divenne la gioielleria di fiducia di colei che sarebbe diventata la prima regina d'Italia. Numerosi furono i gioielli creati per lei che poi entrarono a far parte dei [[Tesoro della Corona d'Italia|gioieilli della Corona d'Italia]].
 
Nel 1925 la ditta Musy Padre e Figli ottiene la patente di fornitore della Real Casa da [[Vittorio Emanuele III]].
== Note ==
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