Eritrea: differenze tra le versioni
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=== Storia antica e medievale ===
[[File:Kohaito, zona dei palazzi axumiti 09.JPG|miniatura|sinistra|Resti di un palazzo axumita nel sito archeologico di [[Kohaito]]]]
Intorno al 2.500 a.C., lungo la costa del Mar Rosso
Intorno al 1000 a.C.
Intorno all’VIII secolo a.C. i diversi insediamenti sabei si riunirono sotto un unico ombrello politico e formarono il Regno di [[D'mt]]. Il regno, con centro in Adulis, abbracciava gran parte degli altopiani eritrei e la riva del Mar Rosso, e alcune parti del nord Tigray, mantenendo forti legami commerciali e culturali con le civiltà greca, romana e meroitica. Il Regno di [[D'mt]] portò significativi cambiamenti agricoli, religiosi, architettonici, politici e linguistici nei popoli della regione. Gli storici considerano il Regno di D'mt come precursore del Regno axumita.
Nel I secolo d.C., unendo le città di Adulis, Kohaito, Keskese, Tekonda, Metera, e Axum
Dal VI secolo il Regno axumita
=== La conquista e la dominazione ottomana ===
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Bisogna sottolineare che l'Eritrea, rispetto all'Etiopia e alla [[Somalia Italiana]], fu la colonia con la più forte presenza di italiani. Infatti nel censimento del [[1939]] solo ad [[Asmara]] furono censiti 53.000 Italiani su una popolazione totale di 98.000 abitanti.
Il 5 dicembre [[1934]]
[[File:Coat of arms of Eritrea governorate.svg|miniatura|upright=0.5|Stemma del Governo dell'Eritrea nell'AOI]]
L'[[Eritrea italiana]] entrò a far parte dell'AOI sotto un [[Governatori dell'Eritrea|Governatore]] con sede ad Asmara ed un territorio ampliato anche come compenso per l'aiuto nella conquista dell'Etiopia, dato al [[Regno d'Italia]] da parte di oltre 60.000 [[Àscari]] eritrei.
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Nella primavera del [[1941]], ancor prima della resa agli inglesi di [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo di Savoia]], l'Eritrea venne occupata da un esercito britannico a seguito della [[battaglia di Cheren]]. Con la perdita di [[Gondar]] (27 novembre 1941), ultimo ridotto italiano in Africa orientale, si dissolsero le ultime speranze di riconquista della colonia.
Dopo il [[1941]], per i quasi 100.000 Italiani della comunità italiana dell'Eritrea iniziò un periodo difficile che
L'Eritrea rimase sotto occupazione militare alleata fino al [[1947]] e divenne un protettorato britannico fino al [[1952]], quando le [[Nazioni Unite]] la
=== L'unione all'Etiopia ===
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* la popolazione di religione musulmana, sostenuta anche da diversi cristiani e dagli italo-eritrei, era decisamente orientata verso l'indipendenza (eventualmente dopo una fase transitoria di Amministrazione fiduciaria affidata all'[[Italia]] o alla [[Gran Bretagna]]).
Il 6 maggio [[1949]]
Il governo di [[Hailé Selassié]], secondo alcuni con una qualche complicità dei britannici, non esitò a ricorrere al terrorismo degli [[Sciftà]] per colpire le fazioni indipendentiste<ref>v. pag 172 Stefano Poscia, ''Eritrea: colonia tradita'' Edizioni associate, 1989</ref>.
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