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Il suo lavoro artistico spazia tra installazioni video, body performances, computer animations, fotografia, scultura e pubblicazioni relative all'arte contemporanea, presentando una forte componente ideologica
==Biografia==
Rimasta orfana del padre morto in Africa durante la [[seconda guerra mondiale]], cresce con la madre e le tre sorelle, studiando in un convento fino all'età di 14 anni. Successivamente studia pittura, disegno e design alla National School for Textile Industry di Vienna, e lavora brevemente nell'industria cinematografica come aiuto sceneggiatrice. L'ambiente spiccatamente femminile che frequenta la induce a riflettere sul ruolo della donna nella società, che, nell'Austria degli anni Settanta, è ancora influenzato dagli strascichi dell'ideologia nazista. Il movimento femminista
Lei stessa, prima della sua rivoluzione politica e artistica, è
"Non volevo più avere il nome di mio padre [Lehner], né quello del mio ex marito Hollinger
Con questo gesto di autodeterminazione, afferma enfaticamente la sua identità all'interno della scena artistica viennese, dominata dall'arte performativa
{{Sono stata molto influenzata, non tanto dall'azionismo stesso, ma dall'intero movimento nella città. È stato un grande movimento. Abbiamo avuto grandi scandali, a volte contro la politique; mi ha aiutato a far emergere le mie idee}}. Al pari dei suoi colleghi uomini, sottoponeva il suo corpo al dolore e al pericolo in azioni volte ad affrontare il crescente compiacimento e il conformismo della cultura austriaca del dopoguerra. A contraddistinguere il suo progetto come femminista è l'analisi dei modi in cui le relazioni di potere insite nelle rappresentazioni dei media incidono sui corpi e sulla coscienza delle donne.
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===''Tapp-und Tast-Kino (Tap and Touch Cinema)''===
===''Invisible Adversaries''===
Alcune delle sue opere, tra cui ''"Invisible Adversaries"'', ''"Syntagma"'' e ''"Korpersplitter"'', mostrano il suo corpo in connessione ad edifici storici non solo fisicamente, ma anche simbolicamente. I corpi legati alla progressione storica degli spazi di genere e ai ruoli stereotipati evidenziano l'approccio femminista e politico all'arte <ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=SB5sp8AcD-I|titolo=INVISIBLE ADVERSARIES|accesso=6 Dicembre 2018}}</ref>CHE VUOL DIRE?.
===''Remote, remote''===
Il cortometraggio del 1973 ''"Remote, Remote"'', esemplifica le conseguenze dolorose del corpo femminile conforme agli standard della società CHE VUOL DIRE?. In questo pezzo scava le sue cuticole con un coltello per dodici minuti, rappresentando il danno indotto originato dal corpo femminile che cerca di mantenere tradizioni e standard di bellezza<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=B3R2qCEFnUU|titolo=Valie Export: .......remote........remote (1973)|accesso=6 Dicembre 2018}}</ref>. POCO CHIARO
=== ''Body Sign Action'' ===
Nella fotografia del 1970, ''"Body Sign Action"'', ritrae un'agenda politicamente carica attraverso la sua opera d'arte CHE VUOL DIRE?. Il pezzo CHE VUOL DIRE? presenta un tatuaggio di un reggicalze sulla parte superiore della sua gamba nuda. La giarrettiera non è attaccata nella parte superiore è solo attaccata ad un frammento di calza nella parte inferiore, quindi sospeso sulla gamba. Invece della giarrettiera che oggettivizza il corpo, il corpo oggettivizza la giarrettiera, lanciando ruoli sociali costruiti in relazione al corpo femminile
«Body Sign Action»|accesso=6 Dicembre 2018}}</ref>. POCO CHIARO
=== ''Aktionshose: Genitalpanik (Action Pants: Genital Panic)'' ===
Nella sua performance del 1968 ''Aktionshose: Genitalpanik (Action Pants: Genital Panic)'', entra in un cinema d'arte NON SI DICE a Monaco, indossando pantaloni tagliti all'altezza del pube, camminando tra il pubblico con i genitali esposti. Le fotografie associate CHE VUOL DIRE?sono state scattate nel 1969 a Vienna, dal fotografo Peter Hassmann. Entrambe le azioni mirano a far riflettere sul ruolo passivo delle donne nel cinema e sul confronto della natura privata della sessualità con le sedi pubbliche delle sue esibizioni POCO CHIARO. Storie apocrife affermano che ''l'Aktionshose'': la performance di ''Genitalpanik'' avvenne in un teatro porno in cui avrebbe brandito una mitragliatrice e sparato al pubblico, come raffigurato nei manifesti del 1969, tuttavia lei ha affermato che ciò non accadde mai.
=== ''Facing a Family'' ===
Il filmato originariamente trasmesso dal programma televisivo austriaco ''Kontakte'' il 2 febbraio 1971 è stato uno dei primi esempi di trasmissione di video arte. Mostra una famiglia austriaca borghese che guarda la TV mentre cena<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=-mBxoDvB5xI|titolo=VALIE EXPORT / Facing a Family (1971)|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Viene trasmesso la sera, quando le altre famiglie della classe media guardano il programma, riconoscendo così la stessa esperienza. L'obiettivo, quindi, è quello di evidenziare la relazione tra soggetto, spettatore e televisione. Il 1977 vede l'uscita del suo primo lungometraggio, ''Unsichtbare Gegner''. Per la sceneggiatura collabora con il suo ex partner, Peter Weibel. Un altro suo film del 1985,''The Practice of Love'', ha partecipato al trentacinquesimo Festival internazionale del cinema di Berlino.
=== ''Syntagma'' ===
In ''Syntagma'', del 1983, tenta di ridefinire il corpo femminile NON E? CHIARO usando "... diverse tecniche di montaggio cinematografico - raddoppiando il corpo attraverso sovrapposizioni, ad esempio" [17]. Il film segue parte dalla convinzione che il corpo femminile sia stato manipolato dagli uomini attraverso l'arte e la letteratura. [17] In un'intervista con "''Interview Magazine''", discute il suo film, ''Syntagma'', e dice: "Il corpo femminile è sempre stato una costruzione"<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=o2vXwrAXTiQ|titolo=Syntagma clip by Valie Export SD MPEG|accesso=6 Dicembre
Dal 1995 ha una cattedra di performance multimediali all'''Academy of Media Arts di Colonia''.
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