Processo Gotha: differenze tra le versioni

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== Sentenza di primo grado ==
A marzo [[2018]] si conclude il primo grado del processo ''Gotha'' condannando a 20 anni di carcere Giorgio De Stefano, ex [[consigliere comunale]] [[Democrazia Cristiana|DC]] come al vertice della ndrangheta reggina ed in cui viene spiegato che a capo dei tre mandamenti vi sono ancora oggi i Piromalli per la zona tirrenica, i De Stefano-Tegano per Reggio città, i [['Ndrina La Maggiore|Nirta Scalzone (la Maggiore)]] per la Jonica, assetto definito ormai dagli anni '70 del secolo scorso<ref>{{cita news| url = http://www.repubblica.it/cronaca/2018/03/02/news/maxiprocesso_sulla_cupola_della_ndrangheta_20_anni_a_de_stefano-190168503/ |titolo = 'Ndrangheta, 20 anni all'avvocato De Stefano: "Era ai vertici della cupola" |pubblicazione = repubblica.it|data=3 marzo 2018|accesso=3 marzo 2018}}</ref>. Il processo conferma Giorgio De Stefano e Paolo Romeo come i capi del mandamento Città e disvela il cosiddetto livello "invisibile" della 'ndrangheta reggina, fatta di soggetti cerniera e di manipolazione della vita politica, della massoneria deviata, dell'imprenditoria e della magistratura.
<ref>{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/30/ndrangheta-le-motivazioni-della-sentenza-gotha-sistema-allargato-di-potere-tra-cosche-massoneria-e-politica/4799398/ |titolo = ‘Ndrangheta, le motivazioni della sentenza Gotha: “Sistema allargato di potere tra cosche, massoneria e politica” ‘Ndrangheta, le motivazioni della sentenza Gotha: “Sistema allargato di potere tra cosche, massoneria e politica” |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it |data = 30 novembre 2018|accesso = 9 dicembre 2018}}</ref>