Pulp Fiction: differenze tra le versioni
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La scena torna nell'appartamento della prima parte. Vincent e Jules hanno appena eliminato due dei tre ragazzi quando a sorpresa esce dal bagno un quarto uomo che spara su di loro un intero caricatore senza però neppure sfiorarli. Ucciso costui, i due intraprendono una "discussione teologica" sul significato di Miracolo e al contempo portano via il nero Marvin, l'unico superstite.
In auto, mentre Jules insiste sul Miracolo, meditando di abbandonare il suo lavoro di killer, Vincent cerca di fargli cambiare idea e si volta verso Marvin chiedendogli la sua opinione. Ad un tratto, involontariamente, parte un colpo di pistola che prende l'ostaggio in pieno volto. Con la vettura lorda di sangue i due si ritrovano nei guai fino al collo sicché si rifugiano nella vicina villa di un amico di Jules, l'isterico Jimmie Dimmick, il quale, più che inorridirsi del cadavere, si preoccupa delle spiacevoli conseguenze per l'arrivo di sua moglie Bonnie, prossima a rincasare dal turno notturno di infermiera. Jules assicura il padrone di casa di poter risolvere tutto e così telefona a Wallace, il quale gli invia rapidamente sul luogo un cinico e misterioso Mr. Wolf.
Grazie al sangue freddo e agli efficienti metodi di costui, l'auto viene ripulita e i due killer si ritrovano lindi dopo soli trenta minuti. La vettura viene condotta nel deposito per autodemolizioni di un certo "Mostro Joe", sicché Wolf riparte con la figlia del rottamatore, sua amica, lasciando i due a piedi, in tenuta balneare, e con la valigetta, come appaiono nella scena del locale di Wallace.
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