Canis lupus cristaldii: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il lupo siciliano probabilmente colonizzò la Sicilia attraverso un ponte continentale formatosi 21.500-20.000 di anni fa. Il suo declino iniziò durante il [[Regno di Sicilia#Tancredi e la fine della dinastia normanna di Sicilia|tardo periodo normanno]], quando si estinsero le sue prede [[Ungulati|ungulate]].<ref name=rossi2018/> Il botanistabotanico [[Francesco Minà Palumbo]] scrisse inoltre di esemplari anomali con pellicce biancastre o quasi nere, orecchie pendenti, peli lanuginosi e code sfioccate, tratti che egli ipotizzò furono il risultato d'ibridazione con i cani.<ref name=palumbo/> Viene generalmente accettato che l'ultimo esemplare fu abbattuto nel 1924 presso [[Bellolampo]], sebbene ci siano ulteriori segnalazioni dal 1935 al 1938, tutte nelle vicinanze di [[Palermo]]. Altri possibili avvistamenti si segnalano nel periodo tra il 1960 e il 1970.<ref name=rossi2018/>
 
Nel 2018, un esame dell'[[olotipo]] (un esemplare imbalsamato e il suo cranio, custoditi nel [[Museo di Storia Naturale di Firenze]]) e altri tre esemplari confermarono le peculiarità morfologiche del lupo siciliano, mentre un'analisi del [[DNA mitocondriale]] dimostrò che la sottospecie possedeva un [[aplotipo]] unico e diverso da quello del lupo appenninico.<ref name=rossi2018/>