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'''Approcci di conservazione basati sulla zona, compresi la gestione di aree protette''': La commissione mondiale IUCN sulle aree protette, nel febbraio 2018, ha fornito la seguente definizione: "Una zona geograficamente definita, diversa da una zona protetta, che è governata e gestita in modo da ottenere obiettivi positivi e sostenuti a lungo termine per una conservazione in loco della biodiversità, con funzioni e servizi per l’ecosistema associati e, ove applicabile, culturale, spirituale, socioeconomico e altri valori rilevanti"<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.iucn.org/news/protected-areas/201808/updates-%E2%80%98other-effective-area-based-conservation-measures%E2%80%99|titolo=Updates on ‘Other effective area-based conservation measures’|pubblicazione=IUCN|data=2018-08-02|accesso=2018-11-08}}</ref>.
== Tipologie ==
Si distinguono quindi tre tipi di NBS <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Eggermont, H., E. Balian, J. M.N. Azevedo, V. Beumer, T. Brodin, J. Claudet, B. Fady, M. Grube, H. Keune, P. Lamarque, K. Reuter, M. Smitt, C. Van Ham, W.W. Weisser, X.|anno=2015|titolo=Nature-based solutions: New influence for Environmental Management and Research in Europe.|rivista=|volume=|numero=}}</ref>.
=== Tipo 1: intervento minimo negli ecosistemi ===
Le NBS di tipo 1 consistono in interventi minimi o nulli per mantenere e migliorare gli [[Ecosistema|ecosistemi]]. Questo tipo di NBS è collegato, ad esempio, al concetto di [[Area naturale protetta|riserve naturali]] che comprendono aree protette, zone tampone e aree di transizione in cui le persone vivono e lavorano in modo sostenibile. Un esempio può essere la protezione delle aree marine per ripristinare e proteggere la [[biodiversità]]: queste possono incrementare la [[biomassa]] in zone di pesca di oltre 600%, la dimensione degli organismi del 25%, e la varietà delle specie del 20% in confronto alle medesime aree non protette. Inoltre le riserve marine aiutano a ripristinare le interazioni tra le specie e la complessità degli ecosistemi attraverso una catena di effetti ecologici.<ref>{{Cita pubblicazione|data=2018-05-01|titolo=Assessing real progress towards effective ocean protection|rivista=Marine Policy|volume=91|pp=11–13|lingua=en|accesso=2018-11-01|doi=10.1016/j.marpol.2018.02.004|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308597X17307686}}</ref>
Un ulteriore esempio può essere la salvaguardia e la gestione delle mangrovie nelle zone costiere per limitare i rischi associati a condizioni meteorologiche estreme, erosione delle stesse e fornire benefici alle popolazioni locali salvaguardandoli da mareggiate e danni da tsunami.
In particolare, l’utilizzo delle mangrovie può ridurre l’altezza di uno tsunami dal 5 al 30% nelle zone a rischio, e permettono di stabilizzare il trasporto solido grazie alle loro radici.<ref>{{Cita web|url=https://www.nature.org/media/oceansandcoasts/mangroves-for-coastal-defence.pdf|titolo=Mangroves for coastal defence}}</ref>
=== Tipo 2: alcuni interventi in ecosistemi e paesaggi ===
Un esempio di utilizzo di questa tipologia di interventi è stato attuato in [[Rajasthan]], India : nel 1985-86 un inusuale periodo di scarse precipitazioni combinato con l’eccessivo disboscamento ha portato al più grande caso di siccità della storia della regione. Il livello di falda scese sotto il livello critico e lo stato dichiarò parti dell’area come “zone nere”, imponendo restrizioni su ulteriori estrazioni. L’[[Organizzazione non governativa|organizzazione non-governativa]] (ONG) Tarun Bharat Sangh supportò la popolazione locale nell’impegno sulla rigenerazione del naturale ciclo idrologico e delle riserve d’acqua. Le attività si sono concentrate sulla costruzione di piccoli serbatoi e la riqualifica di foreste e suolo, in particolare nei maggiori bacini per aumentare la ricarica della falda. Questi interventi hanno portato a dei visibili cambiamenti: cinque fiume, che usualmente si esaurivano dopo l’annuale [[Monsone|periodo monsonico]], sono tornati a fluire garantendo, inoltre, la rigenerazione della fauna ittica; i livelli delle falde aumentati approssimativamente di sei metri; il ritorno di specie selvatiche come antilopi e leopardi.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Unesco World Water Assessment|cognome=Programme|titolo=Nature-based solutions for water|url=https://www.worldcat.org/oclc/1075579045|accesso=2018-12-12|OCLC=1075579045|ISBN=9789231002649}}</ref>
Un ulteriore soluzione tratta il controllo dei canali tramite la stabilizzazione dei versanti, le strutture adottate sono usate in larga scala fino a estendersi per un intero sottobacino, incrementando l'efficacia dell’intervento.
Un’ampia varietà d’utilizzo delle terrazze permettendo lo scorrimento o la trattenuta di acqua, avvalendosi o meno di sistemi di drenaggio. <ref name=":0" />
=== Tipo 3: gestione degli ecosistemi in modi estesi ===
L'NBS di tipo 3 consiste nel gestire gli [[Ecosistema|ecosistemi]] su vasta scala o persino crearne di nuovi (ad es. Ecosistemi artificiali quali tetti e pareti verdi per mitigare il riscaldamento della città e pulire l'aria inquinata). Il terzo tipo di queste NBS riguarda concetti quali infrastrutture verdi/blu che sostengono il progresso di un territorio o di una regione verso il raggiungimento degli obiettivi della conservazione ambientale, dello sviluppo sostenibile e della resilienza urbana, attraverso politiche di governo che consentono di [[Pianificazione territoriale|pianificare urbanizzazioni]] più resilienti.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.urbanisticainformazioni.it/IMG/pdf/05_v_sessione.pdf|titolo=Infrastrutture verdi e blu|autore=Massimo Angrilli|editore=INU edizioni}}</ref>
Alcune soluzioni per raggiungere tali scopi sono:
* ''Source control'', controllo delle portate meteoriche laddove si originano, suddividendo il deflusso superficiale in più percorsi, tramite l’utilizzo di tetti e pareti verdi, collegati ad una rete di drenaggio;
* Trasporto, raccolta delle acque meteoriche in bacini di infiltrazione/detenzione tramite appositi canali;
* Filtraggio e infiltrazione, attraverso trincee drenanti, filtri, ''wetlands'' e bacini di fitodepurazione;
* Stoccaggio, le acque in eccesso possono essere raccolte per il riutilizzo consentito, individuale (''rain ballers'') e collettivo (bacini di ritenzione).<ref name=":1" />
Il tipo 1 rientra nel quadro NBS IUCN, mentre i Tipo 2 e 3 sono spesso esemplificati dalla European Commission come trasformazione di capitale naturale in una fonte di sviluppo sostenibile. I confini di definizione di questi tipi tuttavia non sono ben chiari.
=== Soluzioni ibride ===
Possono essere adottate soluzioni ibride a seconda della situazione considerata. Queste consistono in una sinergia tra elementi naturali ed infrastrutture grigie determinando migliori benefici per l’ambiente e l’uomo.
Un esempio sono le aree umide costruite, sempre più utilizzate per il trattamento di acque piovane consentendo una riduzione dell’erosione superficiale causata dalle portate di precipitazione.
Questa può essere sviluppata come un NBS di tipo 3 ma, se ben consolidata, può essere successivamente denominata come un tipo 1.
== Note ==
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