Sulla dorsale appenninica tra Liguria e Toscana, incastrato tra i monti della Lunigiana, sorge il comune della [[Val di Vara]] denominato [[Zignago]]. Il complesso del Castellaro di [[Zignago]] si estende tra il monte Dragnone ed il monte Fiorito, sovrastando una dirupata che domina alcuni collegamenti montani tra la Val di Vara, la Val di Magra e del Taro. L’edificio è posto a controllo di una vasta area e di vie di transito verso la pianura padana.
La zona dove sorgeva il Castellaro di Zignago<ref>{{Cita web|url=9http://www.valdivara.it/it/cultura/il-patrimonio-culturale/castellari-liguri/titolo=Castellare di Zignago}}</ref> è quindi un luogo dove la storia ha lasciato tracce di grande rilevanza, il cui studio permette di ricostruire le vicende passate che hanno segnato il corso degli eventi verificatisi nella Liguria nel corso dei secoli: dalle popolazioni più antiche, strenue avversarie di Roma, alla dominazione latina e in seguito a quella bizantina, fino al Medioevo longobardo e poi genovese. Le prime tracce che ci sono pervenute e che ci attestano che questo sito era saltuariamente frequentato, risalgono all’età del bronzo; durante questo periodo un gruppo di famiglie faceva transumare i greggi dei villaggi ai piedi del monte Dragnone ai pascoli del castellaro. Col passare del tempo i loro insediamenti stagionali divennero permanenti, essi innalzarono abitazioni sui pendii del monte, su ripiani ottenuti con muri a secco (questi terrazzamenti sono datati come i più antichi della regione). Successivamente, nel X secolo a.C., venne eretta, sulla cima del rilievo, una capanna dedicata alla Dea Madre, dove in caso di siccità prolungate si facevano offerte agli dei; in quanto i frequenti temporali che avevano luogo in prossimità delle vette venivano interpretati come segni divini. Nel IV secolo a.C. la medesima area sarà adibita dai Liguri Apuani come sede per i loro riti che avvenivano con libagioni (offerta sacrificale di sostanze liquide). Sempre in prossimità della vetta del monte Dragnone nei secoli successivi verrà eretto il Santuario mariano meta, ancora oggi, di numerosi peregrinaggi. Il complesso venne abbandonato intorno al 1000 a.C.
Tuttavia con l’avvento dei Bizantini, tra il VI e il VII secolo, sul Castellaro venne eretto un castello, utilizzato come luogo per l’avvistamento di eventuali incursioni da parte dei longobardi. Il castello presentava una doppia cinta muraria e una torre di vedetta, inoltre i bizantini tracciarono un sentiero ancora visibile. Altre modifiche al costrutto principale avvennero nel XII secolo d.C. per mano dei signori di Vezzano.