Alalà: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Siamo trenta d’una sorte,<br />e trentuno con la morte.<br /><small>EIA</small>, l’ultima!<br />Alalà!|da ''[[s:Canti della guerra latina/La canzone del Quarnaro|La canzone del Quarnaro]]'' di Gabriele D'Annunzio}}
 
Il motto fu poi usato anche dai [[Granatieri di Sardegna]] ribelli che seguirono D'Annunzio nell'[[Impresa di Fiume]] del [[1919]] e divenne popolare in tutta [[Italia]] quando fu adottato dal [[Fascismo]] quale grido collettivo d'esultanza o incitamento. Nonostante la diffusione nazionale, il motto declinò rapidamente dopo la [[caduta del fascismo]], in virtù della percezione comune del legame indissolubile con il [[regime fascista|passato regime]]. Oggi viene usato soltantoprincipalmente in ambiti legati al [[neofascismo]].
 
L'esortazione coniata da D'Annunzio è stata ripresa in ''[[Eia Eia Alalà (romanzo)|Eia Eia Alalà]]'', titolo di un romanzo storico di [[Giampaolo Pansa]].