Raskol: differenze tra le versioni

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==La riforma ecclesiastica==
Verso la metà del [[XVII secolo]] si formò in Russia un circolo denominato gli [[Zelanti della Pietà]] (Кружок ревнителей благочестия) fondato con l'intento di riformare la società [[Mosca (città)|moscovita]], in modo tale da renderla conforme ai precetti cristiani, migliorando nel contempo l'apparato ecclesiastico della Chiesa ortodossa russa. Per realizzare questo scopo cercarono di rendere uniformi i libri liturgici che circolavano nel territorio russo, vagliando e correggendo le versioni che risultavano in contrasto. I membri più influenti di questo circolo furono l'Arciprete [[Avvakum]], I[[vanIvan Neronov]], Stefan Vonifatiev, Fëdor Rtiščev e, quando ancora era Arcivescovo di [[Velikij Novgorod|Novgorod]], lo stesso Nikon, il futuro Patriarca.
 
Con il supporto dello [[Zar]] [[Alessio I di Russia|Alexei Mikhailovič]], Nikon, una volta salito al soglio di Mosca, iniziò il processo di correzione dei libri religiosi russi, cercando di renderli uniformi ai loro corrispettivi greci e introdusse diversi cambiamenti negli usi radicati nella fede russa (il segno della croce con due dita fu rimpiazzato da quello con tre, "hallelujah" doveva essere pronunciato tre volte invece di due, ecc.). Queste innovazioni incontrarono resistenza sia tra il popolo che tra il clero, che disputò sulla legittimazione e sulla correttezza di tali riforme, le quali non rispecchiavano le tradizioni dell'ortodossia russa. Ignorando le proteste, Nikon riuscì a far approvare le riforme dal [[sobor]] nel [[1654]]–[[1655]]. Tra il [[1653]] e il [[1656]], sotto l'egida di [[Epifanij Slavinetskij]], venne avviata la produzione dei nuovi testi liturgici corretti.
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Le idee propugnate dai difensori dell'Antico Credo trovarono molti sostenitori, appartenenti a tutti gli strati della società russa, che diedero vita al movimento del Raskol. Alcuni esponenti del basso clero protestarono contro l'incremento dell'oppressione feudale che li vedeva soggetti da parte dell'alta gerarchia ecclesiastica. Membri di quest'ultima si unirono al Raskol per combattere le aspirazioni assolutistiche di Nikon e l'arbitrarietà delle riforme. Alcuni fra questi, come il Vescovo [[Pavel di Kolomna]] e l'Arcivescovo Aleksander di Vjatka si schierarono apertamente per l'Antico Credo, tanto che il primo fu in seguito giustiziato per questa scelta. La [[boiardi|boiarda]] [[Feodosija Morozova]], sua sorella Principessa Urusova, e altri membri della Corte supportarono inoltre segretamente o simpatizzarono con i difensori della Vecchia Fede.
 
L'unificazione di forze tanto eterogenee contro quella che era diventata la "Chiesa ufficiale" può probabilmente essere spiegato attraverso l'analisi degli aspetti contraddittori del Raskol. Elementi quali l'idealizzazione e la spinta alla conservazione di valori tradizionali e antiche tradizioni, un'attitudine sospettosa verso le innovazioni, la conservazione di un rito "nazionale" e l'accettazione (da parte degli elementi radicali) del martirio nel nome dell'Antica Fede scelto come una via per la salvezza coesistevano infatti con le critiche sociali contro feudalesimo e [[servitù della gleba]]. Differenti strati sociali erano attratti da differenti componenti di questa ideologia. I più radicali apologeti del Raskol che annunciavano l'imminente [[Apocalisse]], la venuta dell'[[Anticristo]] e tacciavano zar e patriarca di essere servi di [[Satana]], ottennero un grande seguito tra il popolo russo. Il Raskol divenne così l'avanguardia al medesimo tempo di tendenze ultra-conservatrici e democratiche.
 
==Rivolta e Persecuzione==