Linguistica romanza: differenze tra le versioni
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Parole nuove già in latino venivano create attraverso l'aggiunta di [[suffissi]] e [[prefissi]].
Spesso è da queste parole affissate che derivano gli odierni termini romanzi, ad esempio ''giorno'' deriva da ''diurnum'' e non dall'originale ''dies''.
*i '''prefissi''' latini corrispondono per lo più a preposizioni (ad, cum, de, ex, in, re) e si attaccano soprattutto ai verbi che poi li trasmettono a sostantivi e aggettivi. Un esempio rilevante può essere quello inerente il verbo ''flare'' al quale possono essere aggiunti i prefissi ''sub'' e ''cum'' creando rispettivamente i verbi ''subflare'' (soffiare) e ''cumflare'' (gonfiare).
*i '''suffissi''' hanno principalmente due funzioni: creare parole nuove per derivazione oppure esprimere l'atteggiamento di chi parla. Si possono avere diverse tipologie di suffissi tra cui accrescitivi e peggiorativi, ma i più diffusi sono i diminutivi, che passando alle lingue romanze perdono il significato diminutivo creando una nuova parola. Questo fenomeno si riscontra anche nell' ''Appendix Probi'', dove è riportato il seguente esempio: "''auris'' non ''oricola''", ad indicare come già nel latino volgare venissero preferite le parole derivanti dai diminutivi latini; infatti ''oricola'', da cui anche l'italiano ''orecchia'', proviene dal latino classico ''auriculum'', forma diminutiva di ''auris''.
== Rapporti con altre lingue ==
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