Utente:Matilde.Spagnolo/Sandbox: differenze tra le versioni

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Questi confini non hanno alcun significato strutturale; il loro uso è giustificato in quanto il [[plagioclasio]], trovandosi in un'ampia varietà di rocce, è un minerale molto comune e la sua composizione è piuttosto prevedibile. E' comune trovare plagioclasio solico (oligoclasio) in [[granito]], varietà più ricche di calcio (labradorite) in rocce mafiche come gabbro, e [[andesina]] intermedia in rocce ignee intermedie come l'andesite.
 
Le composizioni intermedie possono essolvere anche in due feldspati di composizioni contrastanti durante il raffreddamento. La diffusione è però molto più lenta dei feldspati alcalini e di conseguenza i risultanti due minerali, cresciuti insieme, hanno una grana troppo fina per esser osservati al [[microscopio ottico]]. Le lacune di immiscibilità nelle soluzioni solide di plagioclasio sono più difficilmente comparabili alle lacune dei feldspati alcalini. Il gioco di colori visibile in alcune composizioni di labradorite è dovuto alle lamelle con granatura molto fine. La densità è varia e va dall’albite (2.62 g/cm<sup>3</sup>) all’anortite (2.72-2.75 g/cm<sup>3</sup>).
 
I Plagioclasi hanno una struttura molto simile al microclino. L’estremo sodico, l’Albite, è generalmente triclina (gruppo puntuale 1-) con una forma di alta T. e una di bassa T.. Inoltre è possibile trovarla in una variante monoclina, la Monalbite, a temperature molto elevate. Il termine puro calcico invece è rappresentato dall’Anortite, anch’essa di sistema triclino, la cui temperatura è inferiore ai 200°C, con un ordinamento perfetto dei tetraedri nella struttura.