Antonio Cardarelli: differenze tra le versioni

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Giovanissimo, nel 1853 si laurea in Medicina e Chirurgia. Durante gli studi nella città Partenopea viene a conoscenza, diventando anche sostenitore, dei moti [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldini]] e [[Giuseppe Mazzini|Mazziniani]], cosa che non gli è stata certamente d'aiuto ai fini della carriera, essendo Napoli una città espressamente [[Borbone di Napoli|Borbonica]]. Infatti, si dice sia stato costretto a presentare una falsa identità per partecipare al concorso da assistente al [[Complesso degli Incurabili]],<ref>Aa.Vv, Documenti del Seminario di studi su Antonio Cardarelli nel cinquantenario della sua morte, Civitanova del Sannio, 30 ottobre 1977.</ref> dove risultò primo. Svolgendo la pratica medica, le sue notevoli capacità diagnostiche, innovative per la clinica del suo tempo, lo resero celebre facendogli guadagnare il rispetto e il favore dei migliori nomi della medicina italiana. Quando divenne primario nel suddetto ospedale, “il Grande Clinico” poteva già contare un vasto stuolo di discepoli richiamati dalla sua grande fama e desiderosi di ascoltare la sua dottrina.
 
Nel 1880 vince la cattedra di Patologia Medica alla [[Regia università di Napoli]], dove insegnerà ininterrottamente fino al 1923, quando è costretto a lasciare la docenza a causa della sua veneranda età (92 anni).<ref>Ivi, p. 27.</ref> Qui conobbe uno dei suoi allievi prediletti, che successivamente insegnò anche come docente di clinica medica nella stessa università [[Luigi D'Amato]]<ref>Giuseppe Armocida, Dizionario Biografico degli Italiani</ref>
 
Sempre nel 1880 viene eletto deputato alla Camera presso il Collegio di Isernia fino al 1894. In seguito fu nominato Senatore del Regno d'Italia per altre due legislature.