Augusto Corelli: differenze tra le versioni

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Tornato in Italia, a Roma, iniziò a viaggiare nel Lazio e in Abruzzo alla ricerca di soggetti che ispirassero la sua sensibilità artistica. Nel 1880, mentre percorreva la via Tiburtina Valeria alla volta dell'Abruzzo in compagnia del suo allievo, il pittore Domenico Pennacchini (suo futuro cognato), la diligenza sulla quale viaggiavano fece sosta presso il fiume Aniene di fronte al paese di Anticoli Corrado. Il Corelli nelle sue memorie narra di essere stato attratto da questo paese arroccato sopra ad un promontorio, decidendo così di fermarvisi. Fu ammaliato dalla bellezza dei suoi abitanti e dagli scorci paesaggistici. Iniziò in questo luogo un febbrile lavoro pittorico tornandovi più volte e reclutando come modelli gli anticolani, molti dei quali, da lì a pochi anni, diventarono modelli professionisti.
 
A Roma raccontò con entusiasmo ai suoi amici artisti di questo paese che aveva scoperto. Quest'ultimi incuriositi iniziarono a visitare Anticoli rimanendone anch'essi affascinati, tantoché nel giro di qualche anno vi si creò una nutrita colonia artistica. Il Corelli fu il primo che costruì ad Anticoli un vero e proprio studio artistico come afferma il pittore Orazio Amato<ref>Orazio Amato, "Artisti romani ad Anticoli Corrado", in ''[[Strenna dei romanistiRomanisti]]'', n. IX, Anno 1948.</ref>. Lo stesso Amato compose l'epigrafe, incisa su una lastra di marmo apposta sulla facciata dello studio, che così recitava: "Cui primo arrisit sylvestris horum montium poesis, Augustus Corelli, civis romanus hanc domum artis cultui sacram, Anno 1884, posuit". Tale edificio verrà abbattuto nel 1950 per far posto ad una strada comunale.
 
Nel 1881 entra nella Società degli Acquerellisti e nel 1909 ne diventa consigliere. Augusto Corelli è tra i primi artisti italiani a scoprire l'ambiente di [[Anticoli Corrado]], sull'esempio dei pittori danesi [[Niels Andreas Bredal]] e [[Carl Otto Haslund]]. Sono particolarmente apprezzati i suoi acquerelli.