Macchi C.205N: differenze tra le versioni
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La Macchi, parallelamente all'avvio della produzione del C. 205V <ref>Per la Regia Aeronautica e per la ditta stessa, il Macchi C.205V era da considerarsi solo una soluzione provvisoria</ref>, proseguì comunque lo studio del nuovo aereo che, immatricolato con la matricola militare 499 e battezzato ''Orione'' dal nome della [[Orione (costellazione)|costellazione]] , similmente agli altri caccia della ''Serie 5'' <ref>''Centauro'' per il Fiat G.55 e ''Sagittario'' per il Re.2005</ref>, volò per la prima volta il 1º settembre del 1942 dal campo di [[Lonate Pozzolo]].
Pilotato da [[Guido Carestiato]], il nuovo caccia raggiunse una velocità massima di 629 km/h a 7 000 m di quota, con una quota di tangenza di 11 500 m. ed un tempo di salita a 8 000 m di 9<nowiki>'25''</nowiki>.
L'armamento del primo prototipo era costituito da quattro [[Breda-SAFAT]] da {{M|12,7
Durante le prova svolte a Guidonia, il prototipo manifestò ancora dei problemi, come una non soddisfacente manovrabilità oltre i 7 000 metri e una non razionale disposizione dell'armamento<ref>{{Cita|Gueli|p. 61|Gueli}}</ref>.
Per risolvere gli inconvenienti riscontrati a Guidonia, la Macchi realizzò quindi un secondo prototipo che ricevette la matricola militare 500.
Il secondo prototipo iniziò i voli di collaudo a Lonate Pozzolo 19 maggio 1943 sempre pilotato da Carestiato.
Sul secondo prototipo l'armamento era disposto in maniera più standardizzata e costituito da tre cannoni MG 151 da {{M|20
Il secondo prototipo fu trasferito a Guidonia e collaudato insieme al primo prototipo.
Comunque nonostante le autorità militari avessero già scelto il[[Fiat G.55| Fiat G.55]] come vincitore per il concorso dei caccia della ''Serie 5'', venne deciso di ordinare il 25 gennaio 1943, una commessa di 1 200 esemplari dell'''Orione'', equamente suddivisa tra Macchi e [[Breda]].
== Tecnica ==
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