Stryx: differenze tra le versioni

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==Il progetto==
Trasmissione tanto innovativa quanto controversa, ''Stryx'' nasce nel periodo successivo alla [[riforma della RAI del 1975|riforma della Rai del 1975]], quando - complice l'avvento del [[televisione a colori|colore]], introdotto ufficialmente in [[Rai]] dal 1º febbraio del [[1977]], dopo sei anni di sperimentazioni, e la ''[[Lottizzazione politica|lottizzazione]]'' conseguente alla dipendenza dal [[Parlamento]] e non più dal [[Governo]] - il servizio pubblico si può ancora permettere una certa sperimentazione e una marcata esplorazione di nuovi linguaggi di comunicazione, contrapponendo al rigore conservatore della Rete 1 democristiana (oggi [[Rai 1]]), la provocazione culturale ed innovatrice della Rete 2 (oggi [[Rai 2]]), di orientamento laico e progressista. ''Stryx'' viene concepita quindi in un contesto culturale di assoluta libertà espressiva, soprattutto culturale e sessuale, offerta dal secondo canale della RAIRai e perfettamente interpretata dal regista [[Enzo Trapani]] dando vita ad un ''concept-show'' da contrapporre al palinsesto tradizionalista del primo canale.
 
Il gruppo di produzione, composto da [[Alberto Testa (paroliere)|Alberto Testa]], [[Carla Vistarini]] e dallo stesso Trapani elabora un progetto enormemente provocatorio ed audace (per l'epoca) creato attorno al binomio ''satanismo-erotismo'', costruito dopo studi sulla tradizione medievale, sulla [[superstizione]], sui culti pagani paneuropei e messo in scena per mezzo di scenografie di grande impatto visivo e cromatico (opera di [[Ennio Di Maio]]), costumi ricchi e sgargianti (creati da [[Gianna Sgarbossa]]) spesso alternati a velate o addirittura ostentate nudità femminili, effetti visivi di forte impatto e personaggi di grande talento, perfettamente selezionati ed adeguati al ruolo da interpretare (alcuni di essi all'esordio di una successiva carriera); tutto questo viene contestualizzato all'interno di un ambito occulto e pagano, nel quale predomina un divertito satanismo, il culto orgiastico, l'eccesso cinetico e cromatico, l'esposizione fisica della bellezza femminile. In particolare, la scelta degli interpreti appare coerente con la filosofia della trasmissione, alternando cantanti dalla forte ambiguità sessuale ([[Grace Jones]], [[Amanda Lear]] o [[Anna Oxa]] in pieno periodo androgino) a interpreti sofisticate ([[Patty Pravo]], [[Mia Martini]]) o sensuali ed esotiche ([[Gal Costa]], [[Asha Puthli]]) e facendo coesistere auliche e lievi sonorità medievali (offerte da un giovanissimo [[Angelo Branduardi]], proponendo dal vivo ''La serie dei numeri'' e ''Ballo in Fa#-'') con i massimi esponenti del ''[[cosmo sound]]'' allora in voga ([[Rockets]]); all'antro caotico di ''Stryx'' non mancano comunque una protagonista deliziosa e materna quale è [[Ombretta Colli]] nel ruolo di Ludmilla, fattucchiera svampita dallo spiccato accento bolognese e incapace di trasformare correttamente in principe il rospo Franz (ottenendo sempre risultati diversi, come un pompiere o un ragioniere, interpretati da [[Walter Valdi]]), un abilissimo mimo (il giapponese [[Hal Yamanouchi]]) e un esperto napoletano di superstizione e malocchio ([[Gianni Cajafa]]) che suggerisce ai telespettatori come interpretare le carte, i fondi di caffè e come scacciare la maledizione. A tale proposito, Trapani decide di far esibire la Martini mentre viene accompagnata ad una sorta di rogo (chiara allusione all'infausta leggenda che ha sempre accompagnato questa artista).