Android Nougat: differenze tra le versioni
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|nome = Android Nougat
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|didascalia = Schermata home di Nougat
|sviluppatore = [[Google Inc.]]<br />[[Open Handset Alliance]]
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|stadio_sviluppo = corrente
}}
'''Android 7.0 "Nougat"''' ([[
Nougat introduce notevoli modifiche al sistema operativo e alla sua piattaforma di sviluppo, compresa la possibilità di visualizzare più app sullo schermo contemporaneamente in una visualizzazione a schermo diviso, il supporto per le risposte in linea alle notifiche e una modalità di risparmio energetico "Doze" espansa che limita la funzionalità del dispositivo una volta che lo schermo è rimasto spento per un periodo di tempo. Inoltre, la piattaforma è passata a un ambiente [[Java]] basato su [[OpenJDK]] e ha ricevuto il supporto per l'[[API]] di rendering della grafica [[Vulkan (API)|Vulkan]] e aggiornamenti di sistema "senza interruzioni" sui dispositivi supportati.
Nougat ha ricevuto recensioni positive.
Il nuovo formato di notifica delle app ha ricevuto particolare apprezzamento, mentre l'interfaccia multitasking è stata vista come un cambiamento positivo, ma i revisori hanno riscontrato app incompatibili. I critici hanno avuto esperienze contrastanti con la modalità di risparmio energetico di Doze, ma sono state anche valutate positivamente le installazioni di app più veloci e le "modifiche" all'[[interfaccia utente]].
Ad ottobre 2018, il 28,2% dei dispositivi che hanno accesso a [[Google Play]] eseguono Nougat, con il 18,1% su Android 7.0 (API 24) e il 10,1% su Android 7.1 (API 25), rendendo Nougat il nome in codice Android più utilizzato,<ref>{{
== Cronologia ==
L'uscita era di nome in codice "New York Cheesecake".<ref>{{
Il 13 aprile 2016 è stata rilasciata Android N Beta Preview 2<ref name="Developer Preview 2">{{
La Beta Preview 4 è stata rilasciata il 15 giugno 2016.<ref>{{
La Beta Preview finale, la numero 5, è stata rilasciata il 18 luglio 2016.<ref>{{
Android 7.0 è stato ufficialmente rilasciato il 22 agosto 2016, con Nexus 6, 5X, 6P, 9, Nexus Player, Pixel C e General Mobile 4G come primi dispositivi a ricevere l'aggiornamento.<ref>{{
Gli aggiornamenti ai dispositivi esistenti variano a seconda del produttore e dell'operatore e il supporto dei driver per la versione dal produttore del rispettivo sistema su chip di un dispositivo.<ref name="ars-blame"/> I principali produttori, tra cui HTC, Sony e Motorola hanno annunciato l'intenzione di aggiornare una gamma di dispositivi recenti a Nougat.<ref>{{
Un aggiornamento post-rilascio noto come Android 7.1 è stato precaricato sugli smartphone Pixel e Pixel XL di Google rilasciati a ottobre 2016; la nuova versione aggiunge il supporto per la piattaforma di Daydream VR di Google, le tastiere di immagini, il supporto esteso per le emoji (incluse versioni maschili e femminili), il supporto per le azioni da visualizzare nei menu sulle scorciatoie delle app della schermata principale e altre nuove funzionalità. Un'anteprima di 7.1 per dispositivi Nexus esistenti è stata rilasciata tramite Android Beta Program nel corso del mese,<ref name="Android 7.1">{{
Android 7.1.2 è stato rilasciato nell'aprile 2017, fornendo vari miglioramenti e minori miglioramenti delle funzionalità dei dispositivi a marchio Nexus e Pixel.<ref name="7.1.2 by Ars Technica">{{
== Funzioni ==
=== Esperienza utente ===
[[File:Android 7.0 (Nougat) Notification Center.png|thumb
Nougat ridisegna il pannello delle notifiche, che ora presenta una riga più piccola di icone per le impostazioni, sostituisce le schede di notifica con un nuovo design a "foglio" e consente risposte in linea per le notifiche. Questa funzione è implementata tramite l'esistenza su [[Android Wear]]. Più notifiche da una singola app possono anche essere "raggruppate",<ref name="Android N beta 1"/> e c'è un maggiore controllo per app sulle notifiche.<ref>{{
Una modalità di visualizzazione a schermo diviso è stata introdotta per i telefoni, in cui due app possono essere scattate per occupare le metà dello schermo. Una modalità multi-finestra sperimentale è disponibile anche come funzionalità nascosta, in cui più app possono apparire contemporaneamente sullo schermo in finestre sovrapposte.<ref>{{
Il meccanismo di risparmio energetico "Doze" introdotto in Android Marshmallow è stato ampliato per includere uno stato attivato quando il dispositivo funziona a batteria e lo schermo è rimasto spento per un periodo di tempo, ma non è fermo. In questo stato, l'attività di rete è limitata e alle app vengono concesse "finestre di manutenzione" in cui possono accedere alla rete ed eseguire attività in background. Come in Marshmallow, lo stato Doze completo viene attivato se il dispositivo è fermo con lo schermo spento per un periodo di tempo.<ref name="Android N beta 1"/><ref name="androidn-dev"/> Una nuova modalità "Risparmio dati" limita l'utilizzo dei dati mobili in background e può attivare funzioni interne in app progettate per ridurre l'utilizzo della larghezza di banda, come il limite della qualità dei media di streaming.<ref name="androidn-dev"/><ref>{{
===Piattaforma===
Nel dicembre 2015, Google ha annunciato che Android Nougat avrebbe cambiato il suo [[Java Runtime Environment]] dal defunto Apache Harmony a [[OpenJDK]], l'implementazione open source ufficiale della piattaforma Java gestita da Oracle Corporation e dalla comunità Java.<ref name="ars-njdk">{{
Nougat introduce un sistema per abilitare aggiornamenti di sistema automatici, "senza soluzione di continuità", basati sulla condivisione di codice con l'implementazione di funzionalità simili su Chrome OS. Il sistema utilizza una coppia di partizioni SquashFS; il sistema Android viene eseguito da una partizione "online", mentre gli aggiornamenti vengono applicati in background a una partizione "offline" ridondante. Al successivo avvio successivo all'installazione di un aggiornamento, la partizione ridondante viene designata come attiva e da quel momento il dispositivo si avvia nel sistema aggiornato. La precedente partizione di sistema viene mantenuta come backup in caso di errore di aggiornamento e per fungere da partizione "offline" per il prossimo aggiornamento. Questo sistema rimuove il requisito per il riavvio del dispositivo nell'ambiente di ripristino del sistema per applicare l'aggiornamento (che impedisce l'utilizzo del dispositivo fino al completamento dell'aggiornamento) e fornisce inoltre la possibilità di eseguire automaticamente il rollback di un aggiornamento in caso di un fallimento. A causa dei requisiti di partizionamento di questo sistema, i dispositivi esistenti non supporteranno aggiornamenti continui. Inoltre, a causa delle modifiche ART su Nougat, le app non devono più essere ricompilate al primo avvio dopo un aggiornamento del sistema.<ref>{{
Developer Preview 2 ha aggiunto il supporto della piattaforma per Vulkan, la nuova API di rendering 3D a basso livello per aumentare OpenGL ES ma con prestazioni grafiche superiori.<ref name="Developer Preview 2"/><ref>{{
Nougat è la prima versione con supporto per Unicode9.0 e include il supporto emoji più aggiornato per le tonalità della pelle delle emoji.<ref name="Developer Preview 2"/>
Android 7.1 aggiunge il supporto API nativo per l'implementazione di tastiere per immagini; telefonia multi-endpoint; menu di scelta rapida e risorse icona arrotondate per le app sui lanciatori; e supporto per la piattaforma di [[realtà virtuale]] di [[Google Daydream]].<ref name="Android 7.1"/> La funzione di Google Daydream è una specifica "modalità VR", con tecnologia avanzata per ridurre la latenza grafica,<ref>{{
===Sicurezza===
In risposta alla famiglia di bug di Stagefright divulgata e risolta nel 2015, sono state apportate numerose modifiche per rafforzare lo stack multimediale contro le vulnerabilità future. È stato implementato il rilevamento degli overflow dell'intero runtime, impedendo che la maggior parte dei bug di programmazione di Stagefright diventasse vulnerabilità, oltre a contribuire a correggere e prevenire tali bug. Il processo monolitico di MediaServer di Android è stato ridisegnato per aderire meglio al principio del privilegio minimo. MediaServer è ora suddiviso in diversi processi separati, ognuno dei quali è in esecuzione nella propria sandbox non privilegiata e ha concesso solo le autorizzazioni richieste per la sua attività. Ad esempio, solo l'AudioServer può accedere al Bluetooth e libstagefright ora viene eseguito all'interno della sandbox MediaCodecService, a cui viene concesso solo l'accesso alla GPU. Ulteriori vincoli sono stati posti sullo stack multimediale attraverso seccomp.<ref>{{
Sono stati attivati vari meccanismi per ridurre la possibilità che il codice maligno venga iniettato e/o eseguito all'interno del kernel Linux, inclusa la divisione della memoria del kernel in segmenti logici per codice e dati, con autorizzazioni di sola lettura e non esecuzione come appropriato. Al kernel è stato inoltre impedito di accedere direttamente alla memoria dello spazio utente, e una protezione dello stack più forte è stata abilitata nel compilatore GCC per ridurre lo smashing dello stack. Per limitare l'esposizione del kernel a codice potenzialmente dannoso, perf è stato disabilitato per impostazione predefinita, i comandi ioctl sono stati limitati da SELinux e seccomp-bpf è stato abilitato per garantire ai processi la possibilità di limitare le chiamate di sistema.<ref>{{
Sui dispositivi che spediscono con Android Nougat, la norma "Avvio verificato" (introdotta parzialmente su KitKat e visualizzazione delle notifiche all'avvio su Marshmallow) deve essere rigorosamente applicata. Se i file di sistema sono corrotti o modificati in altro modo, il sistema operativo consentirà il funzionamento solo in modalità ad utilizzo limitato o si rifiuterà di eseguire l'avvio.<ref>{{
== Ricezione dalla critica ==
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