Incidente sul set di Twilight Zone: differenze tra le versioni
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{{Citazione|In una ___location, la [[troupe cinematografica]] è diretta da qualcuno convinto che il budget a sua disposizione possa aiutarlo a creare le immagini più spettacolari che abbia in mente. Dato che una legge (quella sul lavoro minorile che proibiva a questi di girare scene di notte) era stata già infranta, il precedente per ignorare costrizioni sul set era stato creato. A causa di questa indifferenza della comunità critica, lo sforzo diventa strettamente formale e legale, piuttosto che morale o politico. Poiché l'ideologia della creazione e della responsabilità personale struttura il pensiero dei cineasti e dei dirigenti dello studio ed è fondamentale per il sistema giuridico stesso, la ricerca della colpa è diretta a trovare gli individui responsabili dell'incidente.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Tashiro|nome1=Charles S.|titolo=The Twilight Zone of Contemporary Hollywood Production|rivista=Cinema Journal|data=1º maggio 2002|volume=41|numero=3|p=34|doi=10.1353/cj.2002.0011|url=https://doi.org/10.1353/cj.2002.0011|issn=1527-2087}}</ref>|Charles Tashiro}}
La tragedia causò problemi legali al regista John Landis per quasi un decennio, con anche la possibilità di essere incriminato per [[omicidio preterintenzionale]]. Il padre di Le, Daniel Lee, testimoniò di aver sentito Landis istruire il pilota dell'elicottero affinché volasse basso.<ref name=Day>{{Cita news<!--|editore=AP--> |data=12 gennaio 1984 |titolo=Parents tell of deaths on set of movie |editore=The Day, New London, Conn.|url=https://news.google.com/newspapers?nid=1915&dat=19840112&id=UN5GAAAAIBAJ&sjid=X_gMAAAAIBAJ&pg=2789,2050195 |accesso=13 novembre 2014}}</ref> Tutti e quattro i genitori dei due bambini riferirono in tribunale di non essere stati informati dalla produzione che ci sarebbero state esplosioni o elicotteri sul set, e di essere stati rassicurati che non ci sarebbe stato nessun pericolo, solo un po' di rumore.<ref name=NYT>{{Cita news<!--|editore=AP--> |data=11 gennaio 1984 |titolo=MOTHER RECOUNTS MOVIE-SET DEATHS |editore=The New York Times |url=https://www.nytimes.com/1984/01/12/us/mother-recounts-movie-set-deaths.html |accesso=13 novembre 2014}}</ref> Lee, che era sopravvissuto alla guerra del Vietnam ed era immigrato con la moglie negli Stati Uniti, disse di essere
Landis, Folsey, il production manager Dan Allingham, il pilota Dorcey Wingo e lo specialista di esplosivi Paul Stewart furono tutti assolti dalle accuse nel corso di un processo durato nove mesi tra il 1986 e il 1987.<ref>{{cita web|url=http://articles.latimes.com/1987-05-29/news/mn-2189_1_helicopter-crash |titolo=John Landis Not Guilty in 3 'Twilight Zone' Deaths : Jury Also Exonerates Four Others |editore=Los Angeles Times |data=29 maggio 1987 |accesso=26 luglio 2012 |autore=Feldman, Paul}}</ref> Uno dei risultati dell'incidente, fu che il secondo assistente di regia Andy House ebbe il nome rimosso dai crediti del film e sostituito dallo pseudonimo [[Alan Smithee]].
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