Rodolfo Pallucchini: differenze tra le versioni

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Nel 1937 ebbe inizio la sua carriera accademica, che lo porterà a ricoprire la cattedra di Storia dell'Arte Moderna in varie università ([[Università di Bologna|Bologna]], [[Università di Pavia|Pavia]], [[Università di Venezia|Venezia]], [[Università di Padova|Padova]]).
 
Nel 1945 curacurò l'importante mostra ''Cinque secoli di pittura veneta'', presso le [[Procuratie Nuove]] di Venezia, considerata un modello per le successive mostre di "ricognizione regionale" organizzate in tutta Italia<ref>{{Cita libro|titolo=Musei effimeri. Allestimenti di mostre in Italia 1949-1963}}</ref>.
 
Nel 1947 fondò la rivista [[Arte Veneta]] di cui assunse anche la direzione. Nello stesso anno divenne segretario della [[Biennale di Venezia]].
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Dal 1948 al 1973 tenne la presidenza del Consiglio scientifico del Centro Internazionale di studi di Architettura Andrea Palladio, curandone anche il bollettino.
 
Nel 1949 curacurò la mostra di [[Giovanni Bellini]] presso il [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] di Venezia, di particolare rilevanza per l'innovativo allestimento ideato da [[Carlo Scarpa]].
 
Nel 1968 divenne socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (Roma).