Locomotiva FS 835: differenze tra le versioni

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Tra il 1944 e il 1945 circa trenta macchine furono trasferite in Germania<ref name="Pedrazzini2011A/58-61"/><ref name="Pedrazzini2011B/22, 29-32">{{Cita|Pedrazzini, ''Ricordo''|pp.&nbsp;22, 29-32|Pedrazzini2011B}}.</ref>. Tra il 1945 e il 1948 le undici unità rimaste nella [[Germania Occidentale]] vennero restituite all'Italia<ref name="Pedrazzini2011B/22, 25">{{Cita|Pedrazzini, ''Ricordo''|pp.&nbsp;22, 25|Pedrazzini2011B}}.</ref><ref name="Pedrazzini2013/51-54">{{Cita|Pedrazzini, ''Le locomotive-tender''|pp.&nbsp;51-54|Pedrazzini2013}}.</ref>.
 
Invece quelle rimaste nella [[Zone di occupazione della Germania#Zona sovietica|Zona di occupazione sovietica]], poi diventata la [[GermaniaRepubblica Democratica OrientaleTedesca]], ebbero destini diversificati: sei passarono alle [[Österreichische Bundesbahnen|ŐStB]], poi alle [[Österreichische Bundesbahnen|ŐBB]] e infine furono restituite all'Italia; otto (o nove) rimasero nella Germania Orientale, e nel 1958 furono depennate dall'inventario del parco locomotive FS; due (o tre) finirono nell'URSS; e sei passarono, senza altre intermediazioni, nella Germania Orientale<ref name="Pedrazzini2011B/22, 29-32"/><ref name="Pedrazzini2013/51-54"/>.
 
Otto unità rimaste nella zona di occupazione sovietica della Germania vennero cedute dall'amministrazione militare alla [[Deutsche Reichsbahn]] e inserite nel parco di quell'azienda. Alcune (due o tre) vennero poi vendute a industrie dotate di raccordi<ref name="Pedrazzini2013/51-54"/><ref name="Pedrazzini2011B/26-27">{{Cita|Pedrazzini, ''Ricordo''|pp.&nbsp;26-27|Pedrazzini2011B}}.</ref>.