Monumento alla Vittoria (Bolzano): differenze tra le versioni
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→La costruzione e l'inaugurazione: statistica non manipoliamola |
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Nel giorno dell'inaugurazione si tenne una manifestazione di protesta a [[Innsbruck]], sul [[monte Isel]], con circa 10.000 partecipanti, fra cui diversi rappresentanti sudtirolesi.<ref>Pardatscher, ''Das Siegesdenkmal'', op. cit., pp. 100ss.</ref>
Il nome del monumento e l'iscrizione vennero intesi da esponenti della popolazione germanofona come provocazione, dato che avevano lingua, arte e cultura propria già prima dell'annessione e un tasso di alfabetizzazione
Il monumento divenne luogo per le celebrazioni del regime fascista. La celebrazione organizzata il 28 ottobre 1932 per festeggiare il decennale della [[marcia su Roma]], vide la partecipazione non ufficiale del partito nazista [[NSDAP]] tedesco con 30 uomini delle [[SS]] in uniforme guidati dal nazista ultraradicale [[Theodor Eicke]], tuttavia questa presenza fu contestata soprattutto dalla NSDAP austriaca che vedeva nel monumento un simbolo della vittoria sull'Austria e la Germania. Pertanto fu richiesto un provvedimento disciplinare da parte del NSDAP contro Eicke<ref>Tuchel, ''Konzentrationslager'', pp. 132 s. La missiva del raggruppamento regionale della NSDAP austriaca del 4 nov. 1932 è parzialmente riprodotta sul sito del Simon-Wiesenthal-Zentrum {{collegamento interrotto|1=[http://motlc.specialcol.wiesenthal.com/instdoc/d06c10/eick5z2.html motlc.specialcol.wiesenthal.com] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>.
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