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=== Il trasferimento negli Stati Uniti ===
L'occasione per trasferirsi stabilmente negli Stati Uniti con tutta la famiglia<ref>{{Cita web | url=http://www.jazzitalia.net/articoli/Int_Antoniociacca.asp#.W7JF7SOLQy5 | titolo=Intervista ad Antonio Ciacca | autore=Marco Losavio | wkautore=| sito=JazzItalia | editore=| data=maggio 2011| lingua=IT| formato=| pagina=| pagine=| cid=| citazione= E’ stato facile adattarsi? Parlo anche dal punto di vista burocratico, l’inserimento della famiglia, i figli, che sono 5! Sappiamo tutti, tra l’altro, dei costi altissimi, ma magari si riesce ad ovviare… Ciacca: Lo shock culturale è stato forte sopratutto venendo da un paesino dell’appennino bolognese, Vergato. Le abitudini alimentari, lo spazio, i ritmi di una città enorme. Abbiamo cambiato tre appartamenti prima di comprare la nostra casa tipica americana nel verde con giardino, garage, e tanto spazio. Adesso siamo felici. L’iniziale working visa è diventata Green Card dopo tre anni. L’assicurazione sulla salute, le scuole, la patente americana...se metti tutto insieme non è una passeggiata... | accesso=5 gennaio 2019 | urlarchivio=| dataarchivio=| urlmorto=}}</ref> si presenta nell'aprile del 2007, quando gli viene offerta la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center<ref>{{Cita news |autore=Chiara Zamin |wkautore=|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/03/new-york-ciacca-vertici-jazz.shtml?uuid=05cbe9ba-262e-11df-a13d-158f9b56f08f&DocRulesView=Libero&refresh_ce=1|titolo=A New York un italiano ai vertici del jazz|pubblicazione=[[Il Sole 24 ORE]]|città = Milano|editore=[[Gruppo 24 ORE]]|data=2 marzo 2010 |p=|pp=|accesso= 5 gennaio 2019|formato=|cid=|citazione=Il momento giusto arriva nel 2007 quando rispondendo ad una offerta di lavoro del Lincoln Center che prevedeva la stesura di un progetto musicale, riceve la telefonata della sua vita. «Antonio, abbiamo scelto te per la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center», gli comunica Wynton Marsalis. Ciacca prepara le valigie e insieme a moglie e 5 figli si trasferisce a New York.|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=}}</ref> per la quale, nel dicembre dell'anno precedente, aveva sostenuto un colloquio per la selezione
Da quell'anno risiede a [[New York]], ove si esibisce regolarmente in varie formazioni<ref>L'attività [[New York|newyorkese]] di Antonio Ciacca è documentata su [http://www.nycjazzrecord.com/ The New York City Jazz Record], [[Periodico|pubblicazione mensile]] in [[lingua inglese]] distribuita gratuitamente in tutta la città di [[New York]] in centinaia di luoghi come jazz club, negozi di dischi, negozi di strumenti musicali, scuole e università, che contiene caratteristiche, recensioni e annunci di concerti riguardanti la musica jazz, disponibile sia in versione cartacea che [[Digitale (informatica)|digitale]], in formato [[Portable Document Format|PDF]], scaricabile liberamente. Digitando ''Antonio Ciacca'' nel box di ricerca del sito web, si ottengono i link ai numeri del [[periodico]] in cui compaiono, nella rubrica ''Event calendar'', sedi e date delle sue esibizioni.</ref>.
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