Dicrurus macrocercus: differenze tra le versioni

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|sinonimi=
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[Immagine:Dicrurus macrocercus distribution map.png|250px]]</br /><small>In verde areale di residenza</br />In giallo areale di svernamento</br />In blu areale di nidificazione
}}
Il '''drongo nero''' ('''''Dicrurus macrocercus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[louis Jean Pierre Vieillot|Vieillot]]</span>, [[1817]]) è un [[aves|uccello]] [[Passeriformes|passeriforme]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Dicrurus|Dicruridae]]<ref name= IOC>{{IOC |titolo= Family Dicruridae |url= http://www.worldbirdnames.org/bow/orioles/ |accesso= 30 novembre 2018}}</ref>.
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[[Immagine:Black Drongo DSC9890.jpg|thumb|left|250px|Esemplare nel [[Karnataka]].]]
=== Dimensioni ===
Misura 26-31 26–31&nbsp;cm di lunghezza<ref name=hbw>{{cita web |lingua= en |url= https://www.hbw.com/species/black-drongo-dicrurus-macrocercus |titolo= Black Drongo (Dicrurus macrocercus) |sito= HBW Alive |accesso= 30 novembre 2018}}</ref>. A parità d'età, i maschi sono leggermente più grossi rispetto alle femmine: sussiste inoltre una certa variabilià a livello di dimensioni fra le varie [[sottospecie]]<ref name=hbw/>.
=== Aspetto ===
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e slanciato, muniti di grossa testa di forma arrotondata, becco conico e robusto di media lunghezza e dall'estremità adunca, zampe corte, lunghe ali digitate e coda lunga (175-206 175–206&nbsp;mm<ref name=hbw/>) e dalla metà distale profondamente forcuta, con le due punte lievemente incurvate verso l'esterno nella parte distale.
 
Il [[piumaggio]] si presenta interamente di colore nero lucido, con presenza di riflessi metallici bluastri su testa, dorso, ali e petto, evidenti (anche se non molto, a differenza di quanto osservabile in numerose altre specie di [[dicrurus|drongo]]) quando l'animale si trova nella luce diretta: sul basso ventre, sui fianchi e sugli orli di ali e coda il piumaggio tende ad essere più opaco e con sfumature grigio-cannella. Alla base del becco, sui due lati, si trova una caratteristica macchiolina circolare di colore bianco.</br />
I due sessi sono del tutto simili fra loro, sebbene le femmine tendano genericamente a presentare piumaggio meno brillante e coda mediamente più corta rispetto ai maschi: nei giovani fino al secondo anno d'età, invece, la colorazione è sfumata di bruno e le penne del ventre presentano punta di colore biancastro, rendendo questi uccelli simili al [[Dicrurus caerulescens|drongo ventrebianco]].
 
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[[Immagine:Black drongo, Chandigarh, India.JPG|thumb|left|250px|Esemplare mangia un'[[apis mellifera|ape]] a [[Chandigarh]].]]
[[Immagine:Black Drongo handling her prey Ic2.jpg|thumb|right|250px|Esemplare si nutre a [[Calcutta]].]]
Il drongo nero è un uccello fondamentalmente [[insettivoro]]: questi uccelli si nutrono di una grande varietà di [[Insecta|insetti]] ed altri [[Invertebrata|invertebrati]], principalmente [[Caelifera|cavallette]], [[Locusta migratoria|locuste]] e [[gryllidae|grilli]], ma anche [[cicadidae|cicale]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Fischer, C. E. C. |anno= 1923 |titolo= Drongo and cicada |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 29 |numero= 3 |pagina= 839–840 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/47562292}}</ref>, [[Isoptera|termiti]], [[Coleoptera|coleotteri]], [[odonata|libellule]] e [[Lepidoptera|lepidotteri]] (fra cui le [[Danainae]], generalmente evitate dagli altri insettivori<ref>{{cita libro |autore= Ali, S. & Ripley, S. D. |anno= 1986 |edizione= II |volume= 5 |titolo= Handbook of the birds of India and Pakistan |pagina= 114–118 |editore= Oxford University Press |isbn= 0-19-562063-1}}</ref>). I dronghi neri evitano le [[diptera|mosche]]<ref>{{cita libro |autore= Mason, C. W. & Maxwell-Lefroy, H. |anno= 1911 |titolo= The food of birds in India |pagina= 69–73 |editore= Department of Agriculture in India |capitolo= Entomological series |volume= 3 |url= https://archive.org/details/foodofbirdsinind00masonrich}}</ref>, mentre sono molto ghiotti di [[vespidae|vespe]] ed [[apis|api]] (motivo per il quale non sono visti di buon occhio dagli [[Apicoltura|apicoltori]])<ref>{{cita pubblicazione |autore= Mundkur, T. |anno= 1985 |titolo= Bee hunting by the Black Drongo |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 82 |numero= 2 |pagina= 411 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/50395093}}</ref>: fra le altre prede favorite vi sono i [[Araneae|ragni]], mentre solo raramente questi uccelli predano grossi invertebrati aggressivi come [[Chilopoda|centopiedi]] e [[Scorpiones|scorpioni]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Sharma, I. K. |anno= 1980 |titolo= Grey Shrike and Black Drongo hunting scorpion and the centipede |rivista= Newsletter for Birdwatchers |volume= 20 |numero= 5 |pagina= 6 |url= https://archive.org/stream/NLBW20#page/n44/mode/1up}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Bhargava, R. N. |anno= 1981 |titolo= The Bank Myna Acridotheres ginginianus and King Crow Dicrurus adsimilis preying upon the Cricket Acheta (Orthoptera:Gryllidae) |rivista= Newsletter for Birdwatchers |volume= 21 |numero= 12 |pagina= 18–19}}</ref>. Grazie alla loro dieta insettivora, talvolta i dronghi vengono utilizzati come [[insetticida]] naturale posizionando pali nei campi coltivati che fungeranno da posatoi<ref>{{cita pubblicazione |autore= Parasharya, B. M.; Dodia, J. F.; Mathew, K. L.; Yadav, D. N. |anno= 1996 |titolo= The role of birds in the natural regulation of Helicoverpa armigera Hubner in wheat |rivista= Pavo |volume= 34 |numero= 1-2 |pagina= 33–38}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Parasharya, B. M.; Dodia, J. F.; Mathew, K. L.; Yadav, D. N. |anno= 1994 |titolo= Natural regulation of white grub (Holotrichia sp.: Scarabeidae) by birds in agroecosystem |rivista= J. Biosci. |volume= 19 |numero= 4 |pagina= 381–389 |url= http://www.ias.ac.in/jarch/jbiosci/19/381-389.pdf |doi= 10.1007/BF02703175}}</ref>.</br />
Oltre agli invertebrati, i dronghi neri possono cibarsi anche di piccoli [[Vertebrata|vertebrati]], predando soprattutto piccoli uccelli (dei quali mangiano solo alcune parti, come il [[cervello]])<ref>{{cita pubblicazione |autore= Sridharan, U. & Sivasubramanian, C. |anno= 1987 |titolo= Additional records of the Black Drongo (Dicrurus adsimilis) feeding on birds |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 83 |pagina= 212–213 |url= https://archive.org/stream/journal83198618861986bomb#page/212/mode/1up/}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= D'Silva, C.; Sankaran, R.; Mohapatra, K. K.; Chandra, J. |anno= 1990 |titolo= Indian Black Drongo Dicrurus adsimilis eating a bird |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 87 |pagina= 301 |url= https://biodiversitylibrary.org/page/48807015}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Jayson, E. A. & Ramachandran, K. K. |anno= 1994 |titolo= Indian Black Drongo Dicrurus adsimilis (Bechstein) feeding on a small bird |rivista= Journal of the Bombay Natural History Society |volume= 91 |numero= 2 |pagina= 320}}</ref>, ma anche [[Pesce|pesci]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Senthilmurugan, B. |anno= 2005 |titolo= Fish in the diet of the Black Drongo |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 102 |numero= 1 |pagina= 116 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48378799}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Serrao, J. S. |anno= 1971 |titolo= Black Drongo (Dicrurus adsimilis) fishing |rivista= Newsletter for Birdwatchers |volume= 11 |numero= 7 |pagina= 10 |url= https://archive.org/stream/NLBW11#page/n97/mode/2up}}</ref>, [[Reptilia|rettili]], [[Amphibia|anfibi]] e perfino [[Chiroptera|pipistrelli]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Osmaston, B. B. |anno= 1922 |titolo= Predaceous habit of the Common King Crow |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 28 |pagina= 546 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/30113136}}</ref>: queste prede sembrano essere favorite dalle popolazioni migratorie e durante la migrazione, mentre i dronghi stanziali raramente cacciano vertebrati<ref name=hgp/>.</br />
Molto sporadicamente, infine, i dronghi neri possono cibarsi di cibo di origine vegetale, visitando gli alberi di ''[[Ochroma pyramidale|Bombax]]'' ed ''[[Erythrina crista-galli|Eythrina]]'' (allo scopo di suggere i fiori, per ottenere acqua e [[nettare (botanica)|nettare]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Aluri J. S. R. & Srungavarapu P. R. |anno= 2004 |titolo= Passerine bird pollination and fruiting behaviour in a dry season blooming tree species, Erythrina suberosa Roxb. (Fabaceae) in the Eastern Ghats forests, India |rivista= Ornithological Science |volume= 3 |numero= 2 |pagina= 139–144 |doi= 10.2326/osj.3.139}}</ref>) e piluccando granaglie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Dodia, J. F.; Parasharya, B. M.; Yadav, D. N. |anno= 1989 |titolo= Black Drongo feeding on Sorghum grains |rivista= Pavo |volume= 27 |numero= 1-2 |pagina= 75–76}}</ref>.
 
[[Immagine:Black drongos feeding under street lamp JEG6934.jpg|thumb|left|250px|Due dronghi neri a caccia nei pressi di un [[lampione]].]]
[[Immagine:Black Drongo- from Kerala.jpg|thumb|right|250px|Esemplare sul dorso di un bovino nel [[Kerala]].]]
Per reperire il cibo, i dronghi tengono d'occhio i dintorni da un posatoio elevato, volando velocemente per raggiungere la preda al suolo o fra rami e fogliame oppure catturandola al volo<ref name=chari/>: di tanto in tanto, questi uccelli spiccano il volo e sorvolano i dintorni tenendosi vicino ai rami o al suolo, cibandosi degli insetti che si levano in volo o cercano di allontanarsi spaventati. Per lo stesso motivo, i dronghi neri sono attratti dai fuochi o dalle aree di semina, dove possono cibarsi delle grandi quantità di piccoli animali che sono costretti a scappare<ref name=biddulph>{{cita pubblicazione |autore= Biddulph, C. H. |titolo= Possible association between the large yellow-naped woodpecker and the large racket-tailed drongo |pagina= 209 |rivista= Journal of the Bombay Natural History Society |volume= 52 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48184059}}</ref>: inoltre, i dronghi neri hanno beneficiato dell'urbanizzazione del loro areale appostandosi sotto le luci delle città per cibarsi degli insetti attratti<ref name=jamdar>{{cita pubblicazione |autore= Jamdar, N. |anno= 1983 |titolo= Nocturnal habits of Black Drongo (Dicrurus adsimilis) |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 80 |numero= 1 |pagina= 218 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48743808}}</ref><ref name=sharma>{{cita pubblicazione |autore= Sharma, S. K. |anno= 1991 |titolo= Nocturnal feeding by Black Drongo |rivista= Newsletter for Birdwatchers |volume= 31 |numero= 3-4 |pagina= 8 |url= https://archive.org/stream/NLBW31_34#page/n8/mode/1up}}</ref><ref name=nemeer>{{cita pubblicazione |autore= Nameer, P. O. |anno= 1990 |titolo= Midnight feeding by black drongo |rivista= Newsletter for Birdwatchers |numero= 7–8 |volume= 30 |pagina= 9 |url= https://archive.org/stream/NLBW30_78#page/n10/mode/1up}}</ref>. Questi uccelli, infine, non di rado si appollaiano sul dorso di [[Bovinae|bovini]] od [[Ovis|ovini]] intenti a brucare, dal quale possono godere sia di una visuale a trecentosessanta gradi della zona circostante, sia di un "passaggio"<ref>{{cita libro |autore= Whistler, H. |anno= 1949 |titolo= Popular handbook of Indian birds |edizione= IV |editore= Gurney & Jackson, London |pagina= 155–157 |url= https://archive.org/stream/popularhandbooko033226mbp#page/n195/mode/1up}}</ref>.</br />
Similmente all'affine [[dicrurus adsimilis|drongo codaforcuta]], anche il drongo nero può emettere richiami d'allarme ingiustificati o addirittura richiami di predatori (come lo [[accipiter badius|shikra]]) per spaventare gli altri uccelli (in particolare lo [[acridotheres tristis|storno triste]]) ed indurli alla fuga, cibandosi poi del cibo da loro lasciato sul luogo<ref>{{cita pubblicazione |autore= Veena, T. & Lokesha, R. |anno= 1993 |titolo= Association of drongos with myna flocks: Are drongos benefitted ? |rivista= J. Biosci. |volume= 18 |numero= 1 |pagina= 111–119 |url= http://www.ias.ac.in/jarch/jbiosci/18/111-119.pdf |doi= 10.1007/BF02703043}}</ref>.
=== Riproduzione ===
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Il nido, fragile e sottile, è a forma di coppa: esso viene costruito in circa una settimana da ambedue i sessi, intrecciando alla biforcazione della parte distale di un ramo d'albero (utilizzando di preferenza come siti di nidifcazione vecchi alberi dalle foglie larghe, come la [[Artocarpus heterophyllus|giaca]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Ali, A. M. S.; Asokan S.; Manikannan, R.; Nithiyanandam, G. T. |titolo= Nest-site characteristics and breeding biology of the Black Drongo Dicrurus macrocercus in Cauvery Delta, Southern India |rivista= World Applied Sciences Journal |volume= 9 |numero= 11 |pagina= 1280–1285 |anno= 2010 |url= http://www.idosi.org/wasj/wasj9(11)/10.pdf}}</ref>, ma nidificando alla bisogna anche su [[lampione|lampioni]] o altri tipi di supporto<ref>{{cita pubblicazione |anno= 1989 |titolo= Black Drongo Dicrurus adsimilis nesting on electric pole |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 86 |numero= 3 |pagina= 449–450 |autore= Raju, K. S. R. K. & Raju, U. V. B. |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48710849}}</ref>) fibre vegetali e rametti sottili.
[[Immagine:Dicrurus macrocercus MWNH 1288.JPG|thumb|right|100px|Uovo.]]
All'interno del nido la femmina depone 2-4 uova di colore che varia dal bianco-crema al rosato, con presenza di screziature brune: esse vengono covate alternativamente da ambedue i genitori, e schiudono a 14-15 giorni dalla deposizione.</br />
I ''pulli'' sono ciechi ed implumi alla schiusa: per i primi cinque giorni di vita essi vengono costantemente coperti da uno dei genitori, mentre l'altro si occupa di reperire il cibo per nutrirli, mentre a partire dal quinto giorno (quando cioè è spuntato il piumino) essi sono in grado di [[termoregolazione|termoregolare]] in autonomia ed entrambi i genitori si dedicano alla ricerca di cibo<ref name=shukkur>{{cita pubblicazione |anno= 1978 |titolo= Breeding biology of the Black Drongo |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 75 |numero= 4 |pagina= 1212–1226 |autore= Shukkur, E. A. A. & Joseph, K. J. |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48297451}}</ref>. Gli occhi vengono aperti solitamente all'ottavo giorno di vita, mentre a 16-20 giorni dalla schiusa avviene l'involo, con la biforcazione della coda che viene acquisita a circa tre settimane d'età.
[[Immagine:Dicrurus macrocercus -Tal Chhapar Wildlife Sanctuary, Rajasthan, India -immature-8.jpg|thumb|right|250px|Giovane esemplare (notare il ventre biancastro) a [[Chhapar]].]]
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Il drongo nero è una specie [[asia]]tica, che popola un vasto areale che si estende dalla [[Civiltà della valle dell'Indo|valle dell'Indo]] e dalle proggini orientali dell'[[Afghanistan]] al sud della [[Cina]], a [[Taiwan]] ed al [[Regione di Tanintharyi|Tenasserim]], attraverso le pendici meridionali dell'[[Himalaya]], il [[subcontinente indiano]] e la [[Indocina|penisola indocinese]]: una popolazione (rappresentante una [[sottospecie]] a sé stante) è inoltre presente a [[Giava]] e a [[Bali]].
[[Immagine:Black drongo (Dicrurus macrocercus) - Flickr - Lip Kee (1).jpg|thumb|right|250px|Esemplare nel [[parco nazionale di Kaziranga]].]]
Le popolazioni meridionali tendono ad essere residenti nell'ambito del proprio areale di diffusione: le popolazioni settentrionali, invece, durante l'inverno tendono a migrare verso sud fino in [[Sri Lanka]] (dove sono già presenti popolazioni residenti) e nella [[penisola malese]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Decandido, R.; Nualsri, C.; Allen, D. |anno= 2004 |titolo= Migration of Black Drongo Dicrurus macrocercus in southern Thailand in autumn 2003 |rivista= Forktail |volume= 20 |pagina= 143–144 |url= http://www.orientalbirdclub.org/publications/forktail/20pdfs/Decandido-Drongo.pdf}}</ref>, mentre durante il periodo caldo si spostano a nord fino a [[Kashmir]], [[Tibet]] sud-orientale, [[Cina]] centrale e orientale, [[Manciuria]] e [[Corea]] nord-occidentale<ref name=hgp>{{cita pubblicazione |autore= Hong, G.-P.; Bing, G.-C:; Choi, C.-Y.; Nam, H.-Y.; I.-J.; Kim, S.-J.; Park, J.-G.; Chae, H.-Y. |anno= 2010 |titolo= Migrating Black Drongo Dicrurus macrocercus feeding on Passerines on a Stopover Island, Korea |rivista= J. Yamashina Inst. Ornithol. |volume= 41 |pagina =200-203 |url= https://www.jstage.jst.go.jp/article/jyio/41/2/41_2_200/_pdf}}</ref>.</br />
Il drongo nero è stato inoltre [[Specie aliena|introdotto]] immediatamente prima della [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]] sull'[[rota (isola)|isola di Rota]], nelle [[isole Marianne]], dove si è ambientata perfettamente, colonizzando nel corso degli [[anni 1950|anni '50]] anche la vicina [[Guam]] e rappresentando attualmente una delle specie di uccello più comuni<ref>{{cita libro |autore=Jenkins, J. M.|anno= 1983 |titolo= The native forest birds of Guam |capitolo= Ornithological Monographs 31 |editore= American Ornithologists Union |isbn= 0-943610-38-9|url=http://sora.unm.edu/node/156}}</ref>, oltre ad avere molto verosimilmente giocato un ruolo piuttosto importante nel declino degli [[endemismo|endemici]] occhialino di Rota e pigliamosche di Guam<ref>{{cita pubblicazione |autore= Fritts, T. H. & Rodda, G. H. |anno= 1998 |titolo= The role of introduced species in the degradation of island ecosystems: A case history of Guam |rivista= Annual Review of Ecology and Systematics |volume= 29 |numero= 1 |pagina= 113–140 |doi= 10.1146/annurev.ecolsys.29.1.113 |url= http://cas.bellarmine.edu/tietjen/Ecology/guam.pdf}}</ref>.
 
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In passato, la specie veniva accorpata al [[dicrurus adsimilis|drongo codafrocuta]], rispetto al quale presenta differenze nella morfometria ed più consistenti nei richiami, oltre all'[[Distribuzione disgiunta|areale disgiunto]]: recenti studi genetici hanno tuttavia confermato la stretta parentela fra le due specie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Pasquet, E.; Pons, J.-M.; Fuchs, J.; Cruaud,, C.; Bretagnolle, V. |anno= 2007 |titolo= Evolutionary history and biogeography of the drongos (Dicruridae), a tropical Old World clade of corvoid passerines |rivista= Molecular Phylogenetics and Evolution |volume= 45 |numero= 1 |pagina= 158–167 |pmid= 17468015 |doi= 10.1016/j.ympev.2007.03.010}}</ref>.
 
==Nella cultura popolaredi massa==
Il drongo nero è molto presente nel ''[[Folclore|folklore]]'' dell'[[India]]: nel [[Punjab (regione)|Punjab]] si ritiene che il drongo nero abbia portato l'acqua all'assetato [[al-Husayn ibn Ali]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Rose, H. A. |titolo= Panjab Folklore Notes |rivista= Folklore |volume= 21 |numero= 2 |anno= 1910 |pagina= 216–217 |doi= 10.1080/0015587X.1910.9719930}}</ref>, mentre nel [[Altopiano del Deccan|Deccan]] vedere uno di questi uccelli posarsi sul corno di uno [[Bos taurus indicus|zebù]] è considerato un cattivo auspicio<ref>{{cita pubblicazione |autore= King, R. C. H. Moss |anno= 1911 |titolo= The resident birds of the Saugor and Damoh Districts, Central Provinces |pagina= 87–103 |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 21 |numero= 1 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/30150758}}</ref>.